R-Esistiamo esorta le autorità e chiede la chiusura del centro per rifugiati
Torna alla carica il collettivo R-Esistiamo sulla questione riguardante il centro per rifugiati di Camorino, il 'bunker', che secondo il collettivo andrebbe semplicemente chiuso. In un lungo comunicato stampa, si deplorano nuovamente le pessime condizioni di alloggio cui sono costretti i rifugiati. “tutti quanti molto provati e moralizzati”. “La situazione non accenna a migliorare, anzi” si legge. Oltre al wi-fi, manca pure la luce in alcuni locali. Gli ospiti avevano protestato fermamente per la divieto di restare nel centro durante le ore diurne, dovuto a motivi di 'aerazione' dello stesso, (è un centro della Protezione civile) inscenando pure uno sciopero della fame. R-Esistiamo lamenta i silenzi dei consiglieri di Stato Norman Gobbi e Raffaele De Rosa, e critica il consigliere agli Stati Filippo Lombardi “che, dicendosi d'accordo con le politiche migratorie di Gobbi, si dimentica di chinarsi sulle condizioni in cui giacciono delle persone in un bunker”.
Il comunicato contiene ben 16 domande rivolte alle autorità.
persone che vivono nelle strutture per verificare il loro stato di salute?
d’accoglienza per raccogliere esigenze e bisogni di che è dentro?
somministrate? E possibilmente non solo essere informati ma anche scegliere quale terapia
farmacologica intraprendere?
alla Croce Rossa per la gestione dei centri di accoglienza, così da verificare i compiti loro
assegnati?
d’accoglienza?
l’accesso ai centri a persone amiche ivi alloggiate o almeno comprendere i criteri di «selezione» su
chi può entrare e chi no?
quelle attuali che rasentano lo sfruttamento?
socialmente utili?
richiesta d’asilo nell’assegnazione dei lavori, degli appartamenti, delle casse malati, ecc.?
centri di accoglienza?
per i casi di rimpatri?
limbo da anni, in quanto non hanno ricevuto lo status di «rifugiati» ma non possono tornare nel loro
paese d’origine?
Rossa non lo è più? Il DSS, il Dipartimento Istituzioni, i Securitas, la polizia cantonale?