Il proprietario sta valutando più di un'offerta. Quella del Municipio sarebbe inferiore a una privata che potrebbe indurre ad annullare l'asta
Ce la farà la Città di Bellinzona a mettere le mani sulla storica Villa Bonetti d'inizio Novecento il cui proprietario, un ingegnere sommerso dai debiti dopo il fallimento della ditta Airlight Energy di Biasca, si è visto fissare l'asta pubblica dall'Ufficio esecuzione di Bellinzona per il 9 luglio prossimo? Forte dell'avallo ricevuto il 17 giugno dal Consiglio comunale – che a larga maggioranza ha accolto la richiesta municipale di poter trattare l'acquisto dello stabile situato in centro città e il cui valore peritale ammonta a 7,6 milioni – l'Esecutivo nei giorni scorsi è entrato in contatto col proprietario formulando una proposta d'acquisto. L'intenzione è di destinare una parte del pregiato edifico a uffici comunali, riservando quella principale e il parco a eventi pubblici e anche privati (assemblee, convegni, ricevimenti, matrimoni, ecc). Top secret la cifra comunale, che nemmeno nel messaggio sottoposto al Legislativo era stata esposta, limitando a ipotizzare “un’offerta d’acquisto massima ragionevole ed equilibrata in rapporto al valore della villa”. E alle possibilità finanziarie del Comune. Valore che secondo una perizia fatta eseguire dal Municipio sarebbe sensibilmente inferiore a quello peritale stabilito da un architetto su incarico dell'Ufficio esecuzione. Se da una parte dunque il Municipio ha esposto un'ipotesi d'acquisto, il proprietario dal canto suo è in contatto con almeno un altro potenziale acquirente privato che a sua volta avrebbe formulato una proposta superiore a quella municipale. Ciò che priva l'Esecutivo della 'pole position' ponendolo in una condizione subalterna, che potrebbe comunque essere fatta valere in occasione dell'eventuale messa all'incanto del 9 luglio. Già, eventuale, perché qualora l'altra offerta (o altre eventuali offerte scaturite sempre da trattative private) dovesse davvero concretizzarsi e coprire i debiti accumulati dall'attuale proprietario, l'asta potrebbe venire annullata, o quantomeno rinviata in attesa della convalida della compra-vendita. L'elenco degli oneri mostra ipoteche, tra convenzionali e legali, pari a 5,64 milioni tra cui quella bancaria di 3,4 milioni per Villa Bonetti e di 2,15 milioni per una seconda villa situata a Galbisio (progettata e appartenuta in passato all'architetto Renzo Molina). Alla voce pignoramenti figurano esecuzioni per 2,97 milioni.