Sospeso il progetto dell'Azienda multiservizi Bellinzona che consentiva di diventare ‘proprietari a distanza’ di un impianto fotovoltaico
Il ‘Sole per tutti’ non si è spento, ma è stato congelato. Il motivo è l’entrata in vigore nel 2018 della nuova Legge federale sull’energia e delle nuove normative che questa comporta, le quali toccano anche il progetto lanciato nel 2011 dalle allora Aziende municipalizzate di Bellinzona, oggi Azienda multiservizi Bellinzona (Amb). Lo scorso settembre la Commissione federale dell’energia elettrica ElCom – autorità di regolazione statale e indipendente del settore elettrico che vigila sui prezzi dell’energia elettrica e decide in caso di divergenze relative all’accesso alla rete – ha inviato una lettera alle Amb elencando una serie di regole che devono essere rispettate. L’iniziativa di otto anni fa doveva adempiere a tutti i punti, ciò che non è risultato possibile per com’era stata concepita a suo tempo; in particolare non prevedeva il pagamento degli oneri di rete. Ed è a quel punto che il progetto ‘Sole per tutti’ è stato sospeso. «È questo il motivo che ha spinto le Amb a congelarlo», spiega Lorenzo Bardelli, responsabile del settore vendita delle Amb. Nato per promuovere le energie rinnovabili, il progetto prevedeva che il singolo cittadino, anche non proprietario dell’abitazione in cui risiede, potesse diventare ‘comproprietario’ di un impianto fotovoltaico, acquisendo una quota di partecipazione di quelli messi a disposizione tramite le Amb. Era quindi possibile abitare a Camorino e contribuire alla costruzione di un impianto situato su un tetto di Giubiasco. In questo modo era possibile essere ‘proprietari a distanza’ a costi contenuti e senza gli oneri di manutenzione. L’energia veniva quindi prodotta in un punto e consumata in un altro. La nuova legge prevede però che il cliente paghi gli oneri di rete, in pratica il costo per il transito tra il pannello, posto su un altro tetto, e casa propria.
Quali le conseguenze per chi nel frattempo aveva acquistato il prodotto? Bardelli spiega che rimane valido perché il cliente ha sottoscritto un contratto basato sulla precedente legislazione. Queste persone possono quindi continuare a beneficiare dell’energia prodotta su un altro tetto, senza dover pagare gli oneri di rete come previsto dalla nuova legge. Ma, come detto, nuove quote di ‘Sole per tutti’ non vengono più vendute, né da Amb, né dagli altri distributori ticinesi. In teoria, pagando gli oneri di rete, sarebbe ancora possibile acquisire una quota per un impianto dislocato su un altro tetto. «Il nostro prodotto in un certo senso potrebbe continuare a vivere, ma stiamo valutando se e come rinnovarlo», afferma Bardelli. Infatti ‘Sole per tutti’, com’era stato concepito, oggi non ha più senso: «Non pagando gli oneri di rete si usufruisce dell’energia come se si avesse l’impianto sul proprio tetto. Ma dovendo pagare tali oneri, per il cliente l’iniziativa non risulta ora vantaggiosa come lo era prima». Congelato il ‘Sole per tutti’ le Amb stanno valutando alternative, annota Bardelli, «che possano essere interessanti anche dal punto di vista del cliente».
L’iniziativa aveva riscosso un certo successo: dal suo lancio nel 2011 alla sospensione nel settembre 2018, nel Bellinzonese sono state vendute circa 800 quote di partecipazione a installazioni fotovoltaiche.