Bellinzona: stasera il Cc ha respinto la risoluzione Mps per l'acquisto all'asta. Il Municipio presenterà un messaggio ad hoc: 'Troppi però 7-8 milioni'
“Il Municipio di Bellinzona faccia tutti i passi necessari per assicurarsi l’acquisto di Villa Bonetti”, il bellissimo edificio – sottoposto a vincolo di protezione – costruito a inizio ’900 in via Zorzi e che sarà battuto all’asta a inizio luglio, trovandosi l’attuale proprietario (un privato) in difficoltà finanziarie. Questo il tenore della proposta di risoluzione Mps che in aprile suggeriva di procedere all’acquisto ipotizzando spazi per la cittadinanza, per fare cultura, arte, politica o per socializzare. Tuttavia questa sera il Consiglio comunale con 4 sì, 46 no e un astenuti ha deciso di non sostenere la risoluzione, allineandosi al parere del Municipio secondo cui la proposta vincolerebbe eccessivamente l’agire dell’Esecutivo al momento dell’asta fissata il 9 luglio e nell’ambito della quale il valore di stima peritale ammonta a ben 7,6 milioni di franchi. Ciò non toglie che il Municipio ha subito mostrato interesse quando a inizio aprile si è diffusa la notizia della messa all’asta: approfondimenti sono in corso.
Il sindaco Mario Branda ha ribadito il valore storico e culturale della villa: «Ma tutt'oggi non abbiamo un’idea, né chiara né astratta, di una sua destinazione. Intendiamo sottoporre presto a questo Cc un messaggio con clausola d’urgenza col quale chiederemo l’autorizzazione a partecipare all’asta, lasciando al Municipio la facoltà di decidere quali sarebbero le condizioni migliori. Il Cc dovrebbe però assumersi anche l’onere del costo. Di sicuro non siamo pronti a pagare il prezzo ventilato di 7-8 milioni». Il capogruppo Plr Fabio Käppeli ha condiviso il principio del “non a qualsiasi costo”. Mentre Alberto Casari (Sinistra) ha criticato i contenuti della risoluzione: «Un minestrone in salsa elettorale». Emilio Scossa Baggi (Ppd) si è posto in maniera critica per un aspetto formale: «Questa risoluzione in realtà sembra mozione. In tale forma non andrebbe nemmeno discussa». Ronnie David (motivando il sì dei Verdi) ha invece detto che la risoluzione «contiene un auspicio e non è vincolante».
Fatta realizzare fra il 1911 e il ’13 dall'imprenditore Giovanni Battista Bonetti e progettata dall'architetto di fama internazionale Enea Tallone, la villa col suo vasto parco è fra gli edifici storici di maggior pregio presenti a Bellinzona. Pregevole esempio di architettura patrizio-lombarda d’inizio ’900 incastonato nel quadrilatero compreso fra piazza Orico, via Salvioni, viale Franscini e via Motta, l'edificio fa parte di un'oasi botanica a due passi dal centro. In tutto 3'500 metri quadrati e rotti di superficie, affacciati tuttavia su una delle arterie maggiormente trafficate del centro cittadino.