Bellinzonese

Riviera, querelato il Municipio. 'Ma il caso non esiste'

Tema del contendere un nuovo posteggio sorto di recente. Il vicesindaco Pellanda: 'Già previsto dall'ex Comune di Osogna con decisione dell'allora Cc'

2 aprile 2019
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Una querela al Ministero pubblico e una segnalazione alla Sezione cantonale degli enti locali (Sel) preposta alla sorveglianza anche dei Comuni. È quanto fatto ieri da un abitante di Claro contrariato per come il Municipio di Riviera gestisce, a suo dire in modo inadeguato, gli abusi edilizi e territoriali presenti da anni negli ex quattro Comuni della Riviera aggregatisi nel 2017. La goccia che ha fatto traboccare il vaso – scrive nella missiva a Procura e Sel – è la recente realizzazione di un posteggio lungo la cantonale a Osogna, al confine con una ditta. Il denunciante ritiene che il Municipio abbia proceduto con i lavori sul mappale di proprietà comunale in assenza di regolare domanda di costruzione, variante di Piano regolatore, richiesta di credito al Consiglio comunale, ecc. In più depositando uno strato spesso ben due metri di catrame riciclato, pari a complessivi 6'000 metri cubi; il tutto con grande rischio per la sottostante falda freatica. Perciò il denunciante chiede a Sel e Procura di verificare le risoluzioni municipali, l'assegnazione dell'appalto, le fatture a carico del Comune, nonché “gli illeciti economici attraverso pratiche manifestamente lesive del diritto”. Situazione pesante, insomma.

La replica: 'Tutto alla luce del sole'

Interpellato dalla 'Regione', il vicesindaco Alberto Pellanda (già sindaco di Osogna) rispedisce al mittente le illazioni e assicura di volersi assumere personalmente la responsabilità di quanto dovesse risultare non conforme. Si sente tranquillo, sostiene, «perché tutto è avvenuto alla luce del sole. Nel marzo 2017 l'allora Consiglio comunale di Osogna aveva votato il credito necessario ad acquistare da AlpTransit il mappale in questione» situato in zona industriale con una superficie di 3'333 metri quadrati. «Insieme al credito era chiaramente indicato anche lo scopo per il quale si procedeva all'acquisto: spostare lì la piazza di scarico-carico merce degli elicotteri, così da toglierla dalla zona del campo sportivo, e inserire il posteggio per le scuole reclute e i corsi di ripetizione che l'Esercito ha trasferito dal Monte Ceneri a Bodio e Osogna. Così facendo i militi ora non posteggiano più in altre zone del Comune riservate agli abitanti». Quanto alla procedura edilizia, lacunosa secondo il denunciante, «in realtà è in corso e confidiamo di ultimarla in questo periodo chiarendo ogni possibile fraintendimento», assicura il vicesindaco: «Il caso insomma non esiste». E quanto allo spessore del granulato posato? «Non si tratta affatto di uno spessore di due metri, bensì di 5 centimetri, ossia 2 centimetri sotto il massimo consentito per legge. La posa è avvenuta dopo il preliminare trattamento e lavorazione del terreno, necessario a evitare infiltrazioni nel sottosuolo».