Bellinzonese

Strada del Lucomagno: cinque anni per rimetterla in sesto

Il risanamento della tratta è stato presentato oggi dal Dipartimento. Interventi anti valanghe pure sulla strada che da Olivone porta a Ghirone

Ti-Press
21 marzo 2019
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Le strade del Lucomagno e quella che da Olivone porta a Ghirone saranno risanate. I lavori sono stati presentati oggi dal Dipartimento del territorio. 

La via di comunicazione del Passo del Lucomagno è la strada cantonale principale alpina (PA 416) ed è considerata un asse viario di primaria importanza nel contesto intercantonale. L’apertura invernale della strada avvenuta nel 2000 ne ha aumentato l’attrattività, tanto che oggi – scrive il Dipartimento nel comunicato stampa – è utilizzata come alternativa al Passo del San Bernardino e in parte anche al Passo del San Gottardo. Il tratto da Olivone a Campra, di complessivi sette chilometri, non è finora mai stato oggetto d’importanti opere di conservazione, se non l’ordinaria manutenzione. “L’infrastruttura ha dunque oltrepassato il ragionevole ciclo di vita per la quale è stata progettata – fa notare il Dt –. È quindi giustificato un risanamento conservativo che è oltremodo favorevole dal profilo tecnico, economico, ambientale e viario”.

Il concetto d’intervento proposto prevede il risanamento stradale del tratto che si sviluppa dal primo tornante dopo l’abitato di Olivone al Centro nordico di Campra. I lavori si svilupperanno sull’arco di cinque anni. I costi stimati ammontano a 16,3 milioni di franchi, un credito approvato dal Consiglio di Stato lo scorso 20 marzo.

Interventi contro le valanghe

Il Dt ha pure avviato un piano di sicurezza invernale per migliorare la gestione della strada cantonale tra Olivone e Cozzera (Ghirone) in caso di valanghe, che ha permesso di stabilire nuove misure per la protezione della tratta. Tra gli approfondimenti avviati in queste settimane figurano: la realizzazione di un terrapieno sufficiente a contenere i depositi dei corsi valangari 1,2,3 con una frequenza di ritorno di 20/30 anni, come pure la realizzazione di barriere fisse e mobili regolate da semafori che permetteranno di chiudere al traffico le parti interessate da corsi valangari.