Trovato, in fin di vita, da due escursionisti, l'uccello è stato affidato alla Spab che, dopo quattro mesi di cure, lo ha liberato
Di nuovo nei cieli bellinzonesi: è stato liberato il maestoso gufo reale recuperato, in fin di vita, da due escursionisti poco sotto la frazione di Curzútt in territorio di Monte Carasso. Per quattro mesi l'animale è stato nutrito e curato presso il centro per animali selvatici della Spab a Gorduno.
Un urto contro un ostacolo o un combattimento con un altro esemplare gli avevano procurato alcune ferite e la cecità ad un occhio. Dopo una visita veterinaria specialistica, e le prime cure del caso, si è appurato che l’altro occhio era ancora perfettamente funzionante e quindi si sarebbe potuto prima o poi liberare.
Settimana scorsa Curzútt ha chiaramente mostrato un atteggiamento maestoso e guerriero a conferma del suo totale recupero tanto da far capire ai collaboratori della SPAB di essere pronto a ritornare nei cieli.
Sotto la supervisione dell’ornitologo di Ficedula Marcolli e del responsabile dei rapaci Spab Pietro Della Maddalena, l'avvocato Luciano Cattaneo ha avuto l’onore e vissuto l’emozionante esperienza di ridare la libertà al re ella notte.
Da notare come la popolazione di gufi reali è in drastica diminuzione ed ogni singolo elemento salvato e rimesso in libertà è un tassello importante contro la totale sparizione di questi maestosi e magnifici animali.