Bellinzonese

Unanimità sul centro medico sanitario di Roveredo

La bontà del progetto ha prevalso sulle polemiche: il Servizio ambulanza Moesano ha ricevuto il via libera al finanziamento della nuova sede

27 novembre 2018
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Un voto all’unanimità seguito da uno scrosciante applauso ha sancito un importante passo verso la nuova sede per il Servizio ambulanza Moesano (Sam), la cui sistemazione attuale risulta carente dal punto di vista strutturale. L’assemblea sociale – a cui ieri sera hanno partecipato un’ottantina di persone tra delegati dei Comuni, soci e soccorritori – ha dato il via libera al Sam per l’apertura di un prestito ipotecario di 3,2 milioni franchi necessari per finanziare la parte del centro medico sanitario in cui s’insedierà il Servizio ambulanza, e per lo stanziamento di un credito straordinario di 100mila franchi per la progettazione definitiva di dettaglio, da attingere in un apposito fondo esistente.

Il progetto per il quale ad agosto è già stata inoltrata la domanda di costruzione è previsto a Roveredo su un sedime comunale in zona Sant’Anton – nei pressi del Centro regionale dei servizi – e ospiterà sede Sam, sede dell’Associazione cure e assistenza a domicilio (Acam) con relativo centro diurno, studi medici, dentista e fisioterapista: tutti sotto lo stesso tetto in una proprietà per piani pubblico/privata dal costo totale di circa 14 milioni suddivisi tra gli attori coinvolti in base agli spazi che verranno occupati. Per il terreno è stato sottoscritto un contratto con il Municipio di Roveredo che mette a disposizione il diritto di superficie di circa 3’000 mq per 99 anni, al costo di 17mila franchi all’anno (di cui 4’900 a carico del Servizio ambulanza).

Il risultato scaturito dall’assemblea riunitasi al centro culturale di Soazza è giunto dopo oltre 3 ore di discussione: il risultato senza alcuna opposizione non appariva pertanto scontato, in particolare a seguito della lettera inviata negli scorsi giorni dal Municipio di Lostallo al Sam per chiedere di congelare il messaggio all’ordine del giorno e rivedere il progetto assieme ai Comuni al fine di ridimensionarlo in base ai contenuti necessari. Polemiche sull’insufficiente coinvolgimento dei Comuni sono state sollevate da alcuni delegati comunali anche ieri sera, in particolare sulla mancanza di informazioni precise sul finanziamento dell’opera al di là dei mezzi propri del Sam (500mila franchi).

Le accuse sono però state perlopiù rispedite al mittente dal presidente del Sam Roberto Keller, il quale ha spiegato che il comitato del Sam era stato convocato dalla Conferenza dei sindaci della Regione Moesa per esporre il progetto. Keller ha sottolineato che allo stato attuale è impossibile fornire dati sulla partecipazione al progetto da parte di donatori (è previsto il lancio di una raccolta fondi) e da Coira, a cui i promotori si rivolgeranno una volta che avranno in mano il progetto completo. Vi è infatti la possibilità che si possa attingere a un contributo cantonale previsto per progetti di rilevanza sistemica considerata l'importanza regionale della struttura.

Visivamente il nuovo edificio disegnato dall'architetto Bruno Huber – ideatore 30 anni fa della sede della Croce Verde luganese  – è suddiviso in due blocchi distinti: uno realizzato in cemento per ricordare il nucleo di nuova generazione del paese di Roveredo; l'altro è più contemporaneo in acciaio Corten. Tra i vari contenuti del centro è prevista anche un'autorimessa sotterranea, una sala multiuso a pianterreno e una cella frigorifera a disposizione per le onoranze funebri. Secondo l'architetto – con studio a Lugano ma di origini mesolcinesi – il centro medico sanitario darà un valore aggiunto a tutta la regione. "Le persone si trasferiscono solo in zone in cui sono presenti ospedali oppure cure di qualità, come in questo caso. Altrimenti il rischio è che non arrivi più nessuno", ha dichiarato.

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