Bellinzonese

A Gnosca e Claro è nato un ponte tra abitanti e autorità

Previsti eventi e serate pubbliche. Tra i temi segnalati alle associazioni di quartiere: il sovraffollamento del bus per gli allievi delle scuole medie

6 ottobre 2018
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Bastavano 50 soci all’associazione di quartiere di Gnosca per essere riconosciuta dal Municipio della nuova Bellinzona, ma gli interessati sono stati ben oltre: 140. Un’adesione massiccia che denota il grande interesse da parte della popolazione a prender parte attiva alla vita dell’ex Comune. Gnosca e Claro sono le prime due associazioni di quartiere costituite negli scorsi mesi nella nuova Città aggregata. Quali sono i primi passi che verranno intrapresi? Per cominciare, spiega John Gianetta presidente del sodalizio di Gnosca, l’associazione cercherà di dar seguito alle attività che venivano organizzate dall’ex Comune. In primis il pranzo degli anziani previsto a inizio dicembre: «Vogliamo dar continuità a un evento molto apprezzato dalla popolazione locale», spiega.

Nel comitato del sodalizio si è cercato di rappresentare le varie società attive nel quartiere: così è composto da membri del consiglio parrocchiale, dell’associazione genitori, di quella del carnevale e del calcio. Ci sono inoltre due 19enni, che permettono d’avere un filo diretto con i giovani. I primi temi portati dalla popolazione all’attenzione del comitato non hanno tardato ad arrivare: «Alcuni genitori ci hanno segnalato un problema di sovraffollamento del bus che trasporta gli allievi di Gnosca alle scuole medie di Lodrino», spiega Gianetta.

L’associazione, fa presente il nostro interlocutore, ha quindi portato la questione all’attenzione del Servizio quartieri che ha preso contatto con l’ufficio cantonale competente per la ricerca di una soluzione. Altro tema discusso è la diffusione della zanzara tigre. «Alcuni abitanti ci hanno segnalato una presenza massiccia in alcune zone del quartiere e volevano capire se fosse un’anomalia o un problema comune ad altri quartieri. Ci hanno spiegato che la Città effettua trattamenti mirati sul suolo pubblico in collaborazione con la Supsi. La popolazione, dal canto suo, può intervenire sul suolo privato utilizzando un apposito prodotto biologico».

Date le importanti sollecitazioni, l’associazione intende organizzare l’anno prossimo una serata informativa al riguardo. Per ora l’associazione non ha ancora avuto contatti diretti con il Municipio della nuova Città, ma il presidente del sodalizio ritiene che potrebbe essere opportuno qualora dovessero esserci degli investimenti previsti, interessanti per il quartiere, da spiegare alla popolazione. Per favorire la coesione del quartiere e stimolare il contatto tra la gente, a fine luglio l’associazione vuole riproporre la festa di paese che veniva organizzata anni fa.

Giubiasco e Pianezzo, sodalizi in arrivo

Un’associazione di quartiere è in arrivo anche a Giubiasco, dove mercoledì 10 ottobre si terrà l’assemblea costitutiva. Il Servizio quartieri, da noi interpellato, informa che venerdì 12 a Moleno è invece prevista l’assemblea straordinaria del locale circolo ricreativo, unico sodalizio presente nel quartiere, per discutere dell’eventualità di modificare il proprio statuto allineandosi a quanto richiesto dal Regolamento comunale e quindi costituirsi in associazione di quartiere.

 novembre, inoltre, molto probabilmente, a Pianezzo si terrà l’assemblea costitutiva dell’associazione di quartiere. Fermento anche a Camorino e Gorduno, dove valutazioni sono in corso. A Monte Carasso le società presenti ne hanno discusso e il Servizio quartieri attende d’incontrare il gruppo promotore, idem a Sementina. Quanto agli altri quartieri apparentemente silenti, i prossimi passi saranno quelli di contattare inizialmente le società attive localmente per promuovere questo tema e istituire dei gruppi promotori. Si tratta di Bellinzona centro, Gudo, Sant’Antonio e Preonzo.

ClaroViva: ‘Vogliamo valorizzare il patrimonio culturale’

Anche l’altra associazione di quartiere, ‘Claro Viva’, è nata negli scorsi mesi e conta una settantina di membri. Al presidente Silvio Portavecchia abbiamo chiesto quali sono i temi che segneranno l’avvio del sodalizio. «Ci piacerebbe valorizzare il patrimonio culturale del quartiere, come le opere artistiche dei claresi Max Läubli e Mario Marioni». Portavecchia spiega che ‘Claro Viva’ intende fare da trait d’union tra la Città e la popolazione locale: «Vogliamo valorizzare l’ex Comune, mantenere la sua identità e fare in modo che le bellezze del quartiere vengano condivise con la nuova Bellinzona», osserva facendo notare che sul territorio ci sono anche diversi monumenti meritevoli d’attenzione, come il monastero e la casaforte dei Magoria.

L’associazione intende inoltre verificare se vi sia la possibilità di esporre nuovamente la bandiera del quartiere all’esterno dell’ex casa comunale, assieme a quella della nuova Bellinzona. Il presidente sottolinea che l’associazione è a disposizione della popolazione per ascoltare i problemi e portarli all’attenzione delle autorità. «Dato che siamo regolarmente in contatto con il Servizio quartieri, possiamo avere un rapporto abbastanza diretto con il Municipio». A tal proposito si adduce un esempio: «Quest’estate diversi cittadini hanno segnalato al Municipio le cattive condizioni di alcune strade; in situazioni simili potremmo venir coinvolti e agire da tramite», spiega.

Prossimamente a tutti i fuochi del quartiere verrà inviato un volantino in cui ‘Claro Viva’ si presenterà alla popolazione e cercherà di raccogliere ulteriori adesioni. «Vogliamo far capire che ci siamo e che possiamo occuparci di diversi temi; fare da intermediari con le autorità politiche, ma anche organizzare eventi». L’associazione sta infatti iniziando ad allestire il mercatino del paese che si terrà il primo mercoledì di dicembre, un evento apprezzato e che in passato veniva organizzato dall’ex Comune. Oltre a Portavecchia il comitato è composto da Florian Spaskov (vicepresidente), Simone Abruzzi (segretario), Severino Bronner (cassiere) e dai membri Simona Corecco, Lucia Dotta Beretta-Piccoli, e Luigi Zenier.