La consegna ufficiale da parte del gruppo Un cher per Rorè stamattina al sindaco di Roveredo
'Rorè non si svende'. Con questo motto, stampato anche sulle magliette indossate dai promotori del referendum, sono state consegnate stamattina in cancelleria a Roveredo 315 firme (200 è il minimo necessario per la riuscita del referendum). Una volta accertate, permetteranno alla popolazione del comune mesolcinese di esprimersi alle urne sulla vendita dei terreni pubblici del centro paese al gruppo immobiliare Alfred Müller per la realizzazione di un vasto progetto edilizio. Alla consegna era presente il sindaco Alessandro Manzoni, il quale ha già annunciato la data del referendum: domenica 23 settembre.
Le richieste contenute in una lettera accompagnatoria alle firme sono di rendere pubblico l'accordo tra Comune e gruppo immobiliare (ora è nota solo una sintesi), di acconsentire all'organizzazione di un dibattito pubblico con opinioni pro e contro, di permettere l'inserimento di uno scritto dei referendisti nel materiale di voto e di poter presienzare allo scrutinio delle schede in occasione della votazione.
Tra le ragioni dei contrari al progetto – riuniti sotto il gruppo apartitito Un cher per Rorè – c'è il desiderio di veder sottoposta ai cittadini una visione alternativa a un'opzione prettamente edilizia. Una delle principali preoccupazioni riguarda invece il prezzo della vendita: secondo i referendisti, il terreno dove prima scorreva l'autostrada che ha un valore di 700-800 franchi al metro quadrato verrebbe (s)venduto a soli 78 franchi netti al metro.
Annunciata inoltre la nascita di una nuova pagina Facebook, accanto a quella di Un chér per Rorè. Si chiama 'Rorè non si svende' e intende promuovere il dialogo sul tema.