Pro Infirmis ha incontrato Cantone e Unesco per sollecitare interventi e una migliore segnaletica
Una ripida salita a ostacoli. È quanto dev’essere pronto ad affrontare un disabile che intende raggiungere da solo Castelgrande. Se la presenza dell’ascensore in piazza del Sole a Bellinzona può indurre il visitatore con problemi motori a credere che l’accesso sia agibile a tutti (genitori con passeggini compresi), una volta che gli si para dinanzi la salita coi ciottoli può ricredersi in fretta. Nel caso decidesse d’affrontare la pendenza, una volta giunto nell’area a ‘imbuto’ (vedi foto), si trova davanti degli scalini e un’altra ripida salita. Sono difficoltà riscontrate anche da Pro Infirmis durante l’allestimento della mostra ‘Tu!’’. E proprio per questo, con l’appoggio dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr), Pro Infirmis ha sollecitato un incontro a cui hanno preso parte rappresentanti della Sezione logistica del Cantone, dell’Ufficio beni culturali e un referente cantonale dell’Unesco. Il direttore di Pro Infirmis, Danilo Forini, esprime soddisfazione: «C’è apertura verso il tema, malgrado i numerosi problemi di ordine tecnico, abbiamo concordato alcuni punti». Il Cantone valuterà infatti la situazione e la fattibilità per rendere accessibile il pianterreno dei tre castelli. In particolare: a Castelgrande l’idea discussa è di migliorare i camminamenti esterni, soprattutto l’accesso al ristorante e alla sala esposizioni (dotati di ascensore interno e di toilette accessibile). Si vuole inoltre favorire l’accesso alla rampa principale e definire un sistema per superare il dislivello finale, con sollevatore, montascale o rampa. Anche a Montebello si intende rendere più agevole l’accesso al pianterreno. Mentre a Sasso Corbaro si vuole migliorare l’accesso alla corte interna e alla sala delle cerimonie. In generale, l’obiettivo è anche ridefinire un sistema di informazione sull’accessibilità ai castelli con segnaletica, sito internet e opuscoli. Così da indicare ciò che è accessibile autonomamente (con i relativi percorsi), cosa con aiuto e cosa non lo è.
Per quanto riguarda il disavanzo di oltre mezzo milione accumulato negli anni per la gestione dei castelli, Flavia Marone, presidente dell’Otr, spiega che finora non è ancora stato individuato lo studio che si occuperà dell’audit esterno, il quale dovrà chiarire le procedure e i meccanismi decisionali e contabili che hanno condotto allo scoperto. L’obiettivo, indica Marone, è di individuarlo al più presto in modo che possa procedere all’elaborazione del rapporto, che dovrebbe essere pronto entro fine agosto.
A testimoniare le difficoltà riscontrate nel raggiungere la mostra ‘Tu!’, c’è anche una famiglia del luganese che ha scritto a Pro Infirmis. “Siamo andati con nostra figlia di 12 anni a Castelgrande per visitare la mostra sulla disabilità”, scrivono i genitori. “Abbiamo preso l’ascensore e, arrivati in cima, ci siamo imbattuti nel primo ostacolo: una ripida salita costituita da ciottoli. Abbiamo fatto molta fatica a spingere nostra figlia in carrozzina”, fanno presente. “Per un disabile che spinge manualmente la sua carrozzina, diventa molto difficile arrivare in cima”, aggiungono. “Il secondo ostacolo l’abbiamo incontrato in cima alla salita: una pendenza enorme e ancora la presenza di ciottoli”. I genitori spiegano che a quel punto hanno dovuto sollevare la carrozzina con la figlia e spostarla di peso, facendo una certa fatica. “Per un disabile che spinge da solo la sua carrozzina è impossibile salire. Peccato, sarebbe bello se tutti vi potessero accedere”. Per metà luglio l’Otr sta predisponendo una nuova segnaletica all’interno degli ascensori per indicare chiaramente che l’accesso a persone con problemi motori è difficoltoso da Piazza del Sole e che in alternativa è possibile accedere dalla strada che parte da via Orico.