Bellinzonese

La 24enne eritrea non era incinta al momento della caduta 

19 luglio 2017
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Non c’era alcuna gravidanza in corso per la 24enne di nazionalità eritrea deceduta in tarda serata lo scorso 3 luglio dopo la caduta dal balcone dell’appartamento in cui viveva a Bellinzona. È quanto emerge dagli esami autoptici disposti dal procuratore pubblico Moreno Capella, titolare dell’inchiesta sul tragico fatto che ha portato all’arresto del marito 35enne suo connazionale con l’accusa di omicidio intenzionale. La circostanza che la giovane donna non fosse incinta al momento della caduta potrebbe incrinare in parte la tesi del movente passionale, in particolare in relazione alla possibilità che la moglie aspettasse un figlio da un altro uomo.

Il marito, dal canto suo, respinge ogni addebito, affermando in sostanza di aver visto cadere la moglie e di aver cercato di afferrarla, ma invano. Una versione dell’accaduto che non convince gli inquirenti: al termine dell’interrogatorio fiume svoltosi il mercoledì successivo ai fatti, il pp Capella ha chiesto alla giudice dei provvedimenti coercitivi Claudia Solcà la carcerazione preventiva. Carcerazione che la gpc ha confermato, sino all’inizio di ottobre. L’imputato è difeso dall’avvocata Manuela Fertile. SAM/A.MA.