Bellinzona

Bill Gates premia la ricerca ticinese

(Nati Harnik)
12 maggio 2017
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4,6 milioni di dollari nel corso dei prossimi 2 anni. È il finanziamento che la Biotech Humabs Biomed Sa – in sinergia con l'Istituto di ricerca in biomedicina (Irb) di Bellinzona – riceverà dalla Fondazione Bill e Melinda Gates. I fondi messi a disposizione dal fondatore di Microsoft saranno destinati alla lotta contro le maggiori cause di mortalità infantile, in primis alla scoperta di terapie contro le gastroenteriti neonatali, tra le prime cause di mortalità in tutto il mondo.

“Siamo molto orgogliosi di essere parte di questo progetto visionario fortemente voluto e supportato dalla Fondazione Bill e Melinda Gates. Questa collaborazione permetterà ad Humabs di sviluppare nuove soluzione terapeutiche per combattere una delle maggiori cause di mortalità infantile”, afferma Filippo Riva, direttore generale di Humabs BioMed, in un comunicato diffuso dalla società stessa. L’obiettivo, aggiunge il direttore scientifico Davide Corti, “è sviluppare entro due anni degli anticorpi che costituiranno la base per lo sviluppo di un nuovo prodotto da somministrarsi per via orale al fine di prevenire l’insorgere delle forme più gravi di diarrea nei neonati”.

La donazione ricevuta costituisce un prestigioso riconoscimento per la Humabs BioMed, società biotech nata come spin-off dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina (Irb) di Bellinzona. Ricordiamo che la società è focalizzata sulla scoperta e lo sviluppo di anticorpi monoclonali completamente umani per il trattamento di malattie infettive. Humabs ha nel proprio portfolio più di una dozzina di candidati per il potenziale sviluppo di nuove immunoterapie. Alcuni progetti dell’azienda sono svolti in collaborazione con MedImmune e Novartis, e due di questi programmi sono ora in fase di sviluppo clinico. L’azienda sta sviluppando anticorpi diretti contro il virus dell’epatite B, il virus respiratorio sinciziale e metapneumovirus e il virus Zika. In collaborazione con varie autorità sanitarie, Humabs sta anche sviluppando un portfolio d’immunoterapie contro altri patogeni, quali Mers-CoV, dengue, ebola e rabbia.

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