Continuano i tagli a PostLogistics che, dopo le recenti esternalizzazioni di diversi servizi, ha annunciato la soppressione di 7 posti di lavoro nella sede di Cadenazzo. Lo scrive syndicom in un comunicato specificando che i tagli toccheranno in particolare collaboratori cinquantenni, anche padri di famiglia, con maggiori difficoltà di reimpiego nel mercato del lavoro. "La Posta continua a definirsi un datore di lavoro sociale ma nella pratica si disinteressa del futuro dei propri collaboratori", continua il sindacato, definendo la politica del personale "inaccettabile per un’azienda che appartiene alla Confederazione".
Motivo di questa riorganizzazione sarebbe da attribuire a PostMail che ha deciso di riprendere un lavoro svolto fino a oggi da PostLogistics. Il fatto che tutti i settori interni, pur appartenendo alla Posta, abbiano una gestione autonoma finalizzata a ottimizzare i costi ed ottenere il massimo profitto, crea inevitabili conflitti e concorrenza all’interno della Posta. Una concorrenza che va a scapito del personale, viene fatto notare.
Syndicom chiede alla direzione di PostLogistics di sospendere il processo di ottimizzazione fino a quando non saranno trovate delle occupazioni alternative ragionevoli per i dipendenti toccati da queste misure. "Il lavoro non manca a Cadenazzo ma esso è affidato in maniera crescente a ditte esterne che offrono condizioni generali di impiego nettamente inferiori a quelle della Posta", si legge nel comunicato.