Sui monti sopra Chironico – dove l'incendio è da mercoledì sera sotto controllo – attualmente una cinquantina di pompieri delle Tre Valli e due elicotteri civili stanno svolgendo un'operazione di dettaglio mirata a individuare focolai nelle ceppaie e nel sottosuolo. Si tratta – ci spiegano dalla centrale di Faido – di un'operazione fondamentale per la riuscita definitiva dello spegnimento.
Con questo clima secco, anche un solo ceppo d'albero che conservi al proprio interno una fiamma rappresenta infatti un potenziale di pericolo a lungo termine molto elevato. Un rischio destinato a cresce qualora dovessero mancare ancora a lungo le precipitazioni e dovesse ripresentarsi il favonio che nei giorni scorsi ha favorito l'espandersi del rogo compromettento centinaia di ettari di bosco di protezione nella media Leventina.
Pr questa “caccia di dettaglio” – prevista per tutta la giornata odierna, mentre per i giorni a seguire sarà fatto stasera il punto alla situazione – non vengono più utilizzati i Super Puma dell'Esercito, essendo necessari sganci d'acqua più mirati e prossimi al terreno che solo gli elicotteri di dimensioni inferiori possono compiere. In tutto, da martedì a oggi, su più turni lavorativi sono stati impiegati nella media Leventina un'ottantina di militi del fuoco.
Un aggiornamento è atteso a breve anche per i due roghi scoppiati a Soazza/Mesocco e Braggio.