ITALIA / IRAN

Cecilia Sala è libera

La giornalista italiana sta facendo ritorno in Italia in questi minuti

(Tipress)
8 gennaio 2025
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(fonte: red /ats)

TEHERAN / ROMA - Cecilia Sala è libera. Lo ha annunciato Palazzo Chigi. Dopo 20 giorni trascorsi in detenzione in Iran, la giornalista italiana sta facendo ritorno a casa.

«È decollato pochi minuti fa, da Teheran, l'aereo che riporta a casa la giornalista Cecilia Sala. Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi. Il Presidente ha informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata avvenuta pochi minuti fa», si legge nella nota diramata. Il volo da Teheran che sta riportando a casa la giornalista arriverà all'aeroporto di Ciampino attorno alle 15.30.

L'Iran, attraverso il dipartimento media della cultura e il ministero della Guida islamica, parlando con l'ANSA, si è limitato per ora a confermare la notizia della liberazione della giornalista, fermata a Teheran lo scorso 19 dicembre e rinchiusa nel carcere di Evin.

Il direttore dell'Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE), Giovanni Caravelli, a quanto si apprende, è andato personalmente a Teheran per prendere Cecilia Sala. L'atterraggio dell'aereo con i due a bordo è previsto intorno alle 15.30 a Roma Ciampino.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni «esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia Sala, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi», si legge nella nota di Palazzo Chigi. La presidente, viene spiegato, «ha informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata avvenuta pochi minuti fa».

Il compagno Daniele Raineri ha detto all'ANSA: «L'ho sentita, mi ha detto; ci vediamo tra poco. Era emozionata e contentissima. Le ho risposto anche io: ci vediamo a Roma».

Mentre il papà ha dichiarato che «dirò a Cecilia che sono orgoglioso di lei e della capacità e la compostezza che ha avuto in questa vicenda. Nei suoi giorni di prigionia l'ho sentita tre volte. In questo periodo ho avuto l'impressione di una partita a scacchi, ma i giocatori non erano soltanto due. A un certo punto la scacchiera si è affollata e questo ha creato forti timori in un genitore come me, che purtroppo ignora le mosse».

«Fortunatamente io e Antonio Tajani (vicepremier e ministro degli affari esteri, ndr) abbiamo abitato per dodici anni a due passi l'uno dall'altro e c'è stata una frequentazione trasformata in un'amicizia. Il conforto di un'informazione, pur tutelata ma diretta e immediata indubbiamente ha aiutato molto».