Dal primo gennaio le coppie omosessuali e i concubini potranno adottare i figli del partner. È quanto prevede una revisione legislativa che contempla anche un allentamento delle condizioni generali d’adozione. Le attuali disposizioni limitano il diritto all’adozione alle coppie sposate. Uno dei due coniugi può adottare il figlio del partner solo se l’unione dura da almeno cinque anni. L’adozione è permessa alle persone sole, ma unicamente a partire dai 35 anni. L’adozione è quindi possibile per un gay "celibe" o per una lesbica "nubile". La legislazione attuale vieta invece l’adozione alle coppie che vivono in regime di unione domestica registrata.
Con la nuova legge anche alle coppie omosessuali viene concessa la possibilità di adottare il figlio o la figlia del proprio partner. Questa misura permetterà di eliminare le disparità di trattamento e di proteggere giuridicamente la relazione fra bambino e partner del genitore biologico. Come attualmente, sarà necessario il consenso dell’altro genitore biologico, a meno che sia sconosciuto, assente da molto tempo o incapace di intendere. Queste nuove norme sono destinate ai figli delle coppie omosessuali nati grazie a gravidanze surrogate (per i gay) o inseminazione artificiale ricorrendo a un donatore (per le lesbiche). La prima pratica in Svizzera è proibita, la seconda è ammessa, a talune condizioni, solo per le coppie sposate.
Capita però spesso che le coppie ricorrano al cosiddetto "utero in affitto" o alla fecondazione artificiale all’estero, dove tale pratica è ammessa. Secondo Pink Cross, la federazione svizzera dei gay, sono 6000 i bambini figli di genitori omosessuali potenzialmente interessati dalle nuove disposizioni. La legge non interesserà comunque solo gli omosessuali, ma anche i concubini. In Parlamento questa possibilità era stata osteggiata dall’Udc e da parte del Ppd poiché ritenevano che indebolisse l’istituzione del matrimonio. Al voto la proposta era stata accolta soltanto con una maggioranza risicata.
Più in generale, con la revisione viene abbassata l’età per adottare, dagli attuali 35 anni a 28. La durata minima del matrimonio passerà da 5 a 3 anni, lasso di tempo che varrà anche per i partner registrati e i concubini. Inoltre, non vi sarà più un’età massima. Altro aspetto importante del progetto: si permetterà ai genitori biologici di ricevere informazioni sul bambino dato in adozione, sempre che quest’ultimo acconsenta a tale richiesta una volta maggiorenne. Il bambino adottato gode già del diritto assoluto di conoscere le proprie origini. Il Parlamento ha tuttavia deciso di creare una base legale per i servizi di ricerca e di estendere questo diritto ai fratelli e alle sorelle biologiche.