Locarno Festival

Un Festival 'fuori norma'. Con un Pardo per Hilary Swank

Dalla realtà virtuale al nuovo Premio Utopia che sarà consegnato a enrico ghezzi, le novità di Locarno 72, prima edizione diretta da Lili Hinstin

Hilary Swank (© Dick Thomas Johnson from Tokyo, Japan)
17 luglio 2019
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Locarno72 (anzi #Locarno72 per riprendere l'hashtag ufficiale del pardo) ma quella che si aprirà il prossimo 7 agosto sarà anche Hinstin01 perché – e a scriverlo è la stessa direttrice artistica nella sua introduzione – "tutte le scelte di una prima edizione suonano come un manifesto".

Qualche assaggio lo abbiamo avuto con le consuete anticipazioni; adesso che abbiamo (quasi) tutto il programma – presentato poco fa a Berna e ancora nel pomeriggio a Bellinzona – si può provare a farsi un'idea del “Festival fuori norma” che “si concede grandi rischi ” (citiamo sempre dall'introduzione) aprendosi al nuovo.

La realtà virtuale e l'Utopia di enrico ghezzi

E il nuovo è sicuramente la realtà virtuale alla quale il Festival apre nelle competizioni ufficiali – avremo un film in VR sia nella sezione Moving Ahead, nuovo nome di Signs of Life, sia tra i Pardi di domani dove scopriremo How to Tell A True Immigrant Story di Aggie Ebrahimi Bazaz – e con una rassegna speciale per la quale sette istituzioni sono state invitate a proporre un’opera in realtà virtuale che rispondesse al tema Gender Bender come omaggio al lavoro di John Waters, Pardo d’onore di quest'anno.

E già che parliamo di premi: al già lungo elenco di pardi se ne aggiunge uno nuovo, il Premio Utopia che sarà consegnato a enrico ghezzi (minuscole sue), critico e autore televisivo "che ha realizzato il sogno di Rossellini e Straub di una televisione come strumento democratico e politico per eccellenza" (parole di Lili Hinstin). 

La Piazza Grande di Tarantino e Godard

Dire Locarno film festival vuol ovviamente dire Piazza Grande, anima glamour della manifestazione che la direttrice vuole comunque unire a quelle che definisce "intense visioni d’autore". Così il primo giorno di programmazione ufficiale avremo il corto di Jean-Luc Godard Lettre à Freddy Buache (omaggio al critico da poco scomparso) seguito da Magari, opera prima di Ginevra Elkann.
Sempre in Piazza – qui tutto il programma – troveremo due perle da Cannes: Once Upon a Time... in Hollywood di Quentin Tarantino (il 10 agosto) e Diego Maradona di Asif Kapadia (il 15), poi un thriller psicologico (Instinct, primo film di Halina Reijn con Carice van Houten), un film d’azione claustrofobico (7500, primo film di Patrick Vollrath, con Joseph Gordon-Levitt), un film giudiziario (La Fille au Bracelet di Stéphane Demoustier), una commedia romantica fuori di testa (Notre dame di Valérie Donzelli). Senza dimenticare le sei proiezioni in seconda serata che compongono la nuova rassegna "Crazy Midnight", tra cui troviamo il Cecil B. DeMented del già citato John Waters.

Concorso e giuria

Concorso internazionale ricco e variegato: dal documentario Fi Al-Thawra (During Revolution) di Maya al-Khouri del collettivo Abounaddara al ritorno del grande cineasta Pedro Costa con Vitalina Varela, straziante ritratto politico di una capoverdiana che arriva in Portogallo dopo 25 anni di attesa. Film di grandi autori come Koji FUKADA, Ulrich Köhler, Henner Winckler e Rabah Ameur-Zaïmeche e cineasti già acclamati a livello internazionale (João Nicolau, Damien Manivel, Eloy Enciso, Rúnar Rúnarsson, Yosep Anggi Noen, PARK Jung-bum), fino ai primi film di nuovi registi quali Nadège Trebal, Basil da Cunha, Maura Delpero, Maya Da-Rin, Mina Mileva e Vesela Kazakova.

Il non facile compito di districarsi in questa varietà sarà affidato alla giuria guidata dalla regista e scrittrice francese Catherine Breillat, nota per le sue opere provocatorie quali Romance (1999) e Pornocrazia (Anatomie de l'enfer, 2003).

Un pardo per Hilary Swank

Tra le novità annunciate oggi, il Leopard Club Award che il 9 agosto sarà consegnato a Hilary Swank, interprete di Million Dollar Baby e Boys Don’t Cry per i quali l'attrice ha vinto due Oscar e che saranno proiettati nell'ambito del festival.
Altri premi svelati oggi: il Vision Award Ticinomoda a Claire Atherton e il Premio Cinema Ticino a Fulvio Bernasconi.

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