Produzione totale di rifiuti di 2'414'770 tonnellate nel 2016, proveniente per la maggior parte (84,7%) dal settore edile. Settore che però mostra una diminuzione dei propri rifiuti del 14% rispetto al 2015. È quanto emerge dal Censimento dei rifiuti pubblicato oggi. Il quantitativo dei rifiuti urbani (non riciclabili + raccolte separate) raccolto nel 2016 dai
Comuni e dalle imprese private di smaltimento – si legge nel censimento – è rimasto stabile rispetto agli scorsi anni, attestandosi a 302'617 tonnellate. La quota parte delle raccolte separate (comunali e private) ha invece subito una lieve flessione, attestandosi al 47,2%. Una diminuzione da ricondurre principalmente all’aumento del legno usato smaltito presso l’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti (Ictr) di Giubiasco, così come a un’importante diminuzione del vetro raccolto rispetto al 2015 (-5'986 tonnellate; pari a -32%).
L’Ictr di Giubiasco ha trattato, lo scorso anno, 165'000 tonnellate di rifiuti, a cui vanno aggiunte 19'484 tonnellate di fanghi di depurazione disidratati. I rifiuti solidi urbani (Rsu) comunali (86'235 tonnellate) e i rifiuti consegnati dalle imprese private di smaltimento (65'205 tonnellate) costituiscono il maggior quantitativo rispetto al totale trattato dall’impianto. Rispetto al 2015 vi è stato un aumento del 12,9% (+7'435 tonnellate) di rifiuti consegnati dalle imprese private di smaltimento, da identificare nella quasi totalità al legno usato che, invece di seguire la via della valorizzazione materiale (esportazione nei pannellifici in Italia), ha trovato presso l’Ictr un canale di smaltimento alternativo (valorizzazione energetica).
Ad oggi, considerate le recenti fusioni comunali di Bellinzona e Riviera, i comuni che applicano una tassa mista (tassa base + tassa sul sacco) per lo smaltimento dei rifiuti sono 49, pari al 50% della popolazione cantonale che, nel 2016, era di 354'375 abitanti.