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La castagna ticinese è tornata in piena salute

(©Ti-Press / Carlo Reguzzi)
5 ottobre 2017
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Grazie ai lavori di selvicoltura svolti per risanare i boschi malati, e anche all'insetto antagonista giunto via aerea dalla vicina Italia che lo ha introdotto per combattere la piaga del vorace cinipide, la castagna ticinese è tornata in piena salute. Lo si evince dall'odierno comunicato dell'Associazione castanicoltori Svizzera italiana, secondo cui i centri di raccolta “si stanno riempiendo di castagne belle e sane, pronte per essere trasformate”. Due settimane dopo l’apertura dei centri “sono già stati raggiunti i medesimi quantitativi raccolti lo scorso anno in tutta la stagione”.

“Siamo a più di 10 tonnellate”, sottolinea Paolo Bassetti, responsabile dei centri di raccolta. “Le prime forniture in special modo presentavano delle castagne molto grosse, questo dovuto forse al fatto che provenivano da selve castanili particolarmente curate”.

In generale l'impressione è che i castagni si siano ripresi e ricomincino a dare i loro frutti: “I parassiti che di solito si trovano all’interno di essi sono molto regrediti nel corso degli anni. Si può affermare che la qualità dei frutti consegnati è molto buona”. Inoltre la gente “risponde bene e siamo molto contenti. Ancora una volta si può constatare che quando la natura si dimostra generosa, le persone sono spinte da una maggiore motivazione nella raccolta”.

Orari e luoghi di raccolta 

Si rammentano alla popolazione gli orari di apertura dei quattro centri di raccolta disponibili fino a mercoledì 25 ottobre: sarà possibile consegnare le castagne lunedì, mercoledì e venerdì a Cadenazzo (14-15.30), Stabio (10.15-11.15) e Muzzano (10.15-11.15) e martedì e giovedì anche a Biasca (10.15-11.15). Inoltre grazie alla certificazione di Alto fusto Suisse quest’anno è aumentato il prezzo per le castagne piccole.