Il Consiglio di Stato ha approvato questa mattina il primo pacchetto fiscale e sociale la cui presentazione è prevista per il prossimo lunedì. Obiettivo della riforma, sgravare imprese e persone fisiche, e aiutare le famiglie.
Come anticipato dalla Rsi nel Quotidiano, per i proprietari di immobili e titoli, dal prossimo anno l'aliquota dell'imposta sulla sostanza delle persone fisiche potrebbe scendere dal 3,5 al 3 per mille. Un ulteriore abbassamento di 1/2 punto (2,5 per mille) è previsto per il 2020. Cambierà anche il computo dell'imposta sull'utile nell'imposta sul capitale, venendo incontro alle aziende (quando l'imposta sull'utile è superiore a quella sul capitale, la seconda non viene prelevata). L'impatto della riforma, previsto sul Cantone, sarà di 22 milioni di franchi l'anno.
Dal punto di vista sociale, la riforma introduce aiuti per asili nido e strutture di carattere aziendale per più di 10 milioni di franchi. Le misure compensative prevedono l'introduzione dell'assegno parentale (una tantum di 3.500 franchi per i nuovi nati), da erogarsi dopo le 14 settimane previste per la maternità (costo della misura previsto, 7 milioni di franchi). Altro sostegno per chi ha a carico persone malate. Il costo a carico delle aziende sarà intorno ai 20 milioni di franchi, da finanziarsi con un aumento di prelievo dalla massa salariale. Per le imprese affiliate alla Cassa cantonale degli assegni familiari, comunque, nessun aggravio: grazie alla riserva di un'ottantina di milioni versati da datori di lavoro per gli assegni ordinari, non vi saranno aggravi.