Sì, secondo in Ticino c'è bisogno di una struttura contenitiva per minorenni in crisi. E sì la Confederazione è pronta a cofinanziare questo Centro nel quale potrebbero essere rinchiusti fino a dieci giovani e che dovrebbe sorgere ad Arbedo-Castione. Due sì pronunciati dalla Supsi e da Berna che ieri hanno permesso al Consiglio di Stato di sbloccare un dossier datato e che dal 2010 gode del sostengo dell'iniziativa popolare costituzionale dei giovani Plr 'Le pacche sulle spalle non bastano'. La strada che porta alla creazione del Centro educativo per minorenni pare dunque spianata. Ma il terzo sì, quello del Gran Consiglio, non è scontato: c'è chi preferirebbe rinunciare al progetto per una questione di costi.
Ecco il comunicato del governo:
Il Consiglio di Stato, nella sua seduta settimanale, ha approvato il messaggio aggiuntivo con l’aggiornamento dell’analisi del bisogno in vista della creazione di una struttura contenitiva per giovani in crisi. Le verifiche hanno confermato, a 8 anni dalla prima analisi, la necessità di questa struttura e la disponibilità delle autorità federali a cofinanziarne la costruzione. Il progetto può quindi entrare nelle fasi successive, con l’evasione del Messaggio e lo sblocco del credito destinato all’allestimento del concetto pedagogico, nonché al finanziamento dell’investimento
Con il Messaggio governativo 7086 del 15 aprile 2015, il Consiglio di Stato ha proposto la realizzazione ad Arbedo-Castione di un centro educativo chiuso destinato a minorenni in difficoltà di età compresa tra i 12 e i 18 anni. La struttura prevede 10 posti:
• 8 posti per osservazione e pronta accoglienza (permanenza massima 3 mesi)
• 1 posto per l’esecuzione di misure disciplinari restrittive
• 1 posto per l’esecuzione di pene di breve durata (permanenza massima 14 giorni)
D’intesa con la Commissione della legislazione e con la Commissione gestione e finanze – incaricate di trattare il Messaggio – il 6 luglio 2016 il Consiglio di Stato ha conferito un mandato alla SUPSI, con l’obiettivo di aggiornare il fabbisogno dei posti previsti per la pronta accoglienza e l’osservazione e confermare il cofinanziamento del progetto da parte dell’Ufficio federale di giustizia, condizione imprescindibile per la realizzazione della struttura.
Il Rapporto finale SUPSI è stato ultimato e trasmesso alle autorità cantonali nelle scorse settimane, con un aggiornamento del fabbisogno: a livello quantitativo e qualitativo è stata confermata la necessità di una struttura di questo tipo. Negli scorsi giorni è giunta anche una comunicazione dall’Ufficio federale di giustizia, che ha confermato la sua partecipazione al finanziamento della struttura.
La validità e necessità del Centro educativo sono quindi confermate e con la sua realizzazione verrà aggiunto un importante tassello al sistema di presa a carico dei minorenni del Cantone che sono confrontati a situazioni di difficoltà.