Stamane si è tenuto un incontro tra il Consiglio di Stato e le autorità dei tre Comuni comproprietari – assieme al Cantone – delle Isole di Brissago (Ascona, Ronco e Brissago). Tema: il cambiamento di gestione con modifiche sostanziali dell’assetto della proprietà, per gennaio 2018. Dopo le trattative degli scorsi mesi, sul tavolo restano due possibilità.
La prima è quella avanzata dai Comuni: le autorità locali ritirano la parte del Cantone (intenzionato a cedere terreno, giardini e villa), a patto che Bellinzona sia disposta a versare 400mila franchi annui per le spese generate dalla manutenzione del Parco Botanico.
La seconda è quella del CdS: se già deve pagare per la manutenzione del Parco, tanto vale che sia il Cantone a rilevare la parte di proprietà in mano ai Comuni.
Ora il governo (coinvolti diversi dipartimenti) dovrà formalizzare questa sua idea, inviando una proposta ufficiale ai Municipi di Brissago, Ronco e Ascona. Gli stessi hanno assicurato che la valuteranno con attenzione, la discuteranno nei rispettivi consessi e quindi daranno una risposta entro fine giugno.
Va detto che le preziose bellezze che da secoli disegnano un paesaggio da cartolina sul Lago Maggiore, resteranno comunque – di riffe o di raffe – in mano pubblica. Non resta che sperare che le Isole vengano viste in futuro come una nuova e ricca opportunità da sviluppare, sia dal punto turistico, sia da quello scientifico con la loro vegetazione e un microclima che non ha uguali nel resto della Svizzera.