“Sbalordito dall'ipocrisia della classe politica ticinese”. Così il Sindacato indipendente degli studenti e degli apprendisti (Sisa) di fronte alla proposta della maggioranza (Plr, Ppd e Lega) che vorrebbe estendere il prestito pubblico a danno delle borse di studio. Il Sisa prende atto che quando si parla di responsabilità “debbano sempre esserei i più poveri a rimetterci, mentre ai ricchi e alle imprese non viene mai chiesto di partecipare ai costi del nostro stato sociale”. Una classe politica ipocrita perché in campagna elettorale promette di rafforzare la formazione “ma che a elezioni concluse non fa che promuovere misure di risparmio che indeboliscono il diritto allo studio”. A proposito dei tagli alle borse di studio, il sindacato degli studenti è categorico: “Non staremo in disparte a guardare mentre i partiti borghesi proseguono indisturbati la loro crociata contro il diritto allo studio!”.