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Controllo delle finanze, più collaborazione tra governo e parlamento

6 luglio 2016
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L'obiettivo è chiaro: tenere sott'occhio i conti del Cantone. Ancora più di oggi. Ecco perché il Consiglio di Stato ha licenziato un messaggio con il quale mira a “migliorare e rafforzare la collaborazione fra la Commissione gestione e finanze del Gran Consiglio e il Controllo cantonale delle finanze”. Con quest'ultimo che ogni anno analizzerà a fondo uno dei settori dell'Amministrazione.

Con il messaggio approvato oggi – si legge in una nota stampa – il Consiglio di Stato propone in particolare che al Controllo cantonale delle finanze venga attribuito l’incarico di eseguire annualmente e a rotazione l’analisi dettagliata di un settore dell’Amministrazione cantonale – o di un progetto di una certa rilevanza – indicato dalla Commissione gestione e finanze del parlamento. In questo modo, il perimetro dell’alta vigilanza potrà essere esteso a un numero maggiore di servizi dello Stato e a una parte più rilevante della sua attività. Questa nuova proposta - che è stata salutata positivamente dall’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio - non limita comunque l’assegnazione di eventuali ulteriori mandati al Controllo cantonale delle finanze che dovessero scaturire da esigenze o situazioni contingenti.
La modifica legislativa potrebbe generare maggiori oneri di gestione corrente per una somma compresa fra 10’000 e 30’000 franchi l’anno, che saranno compensati internamente e non comporteranno aumenti di personale. Questo nuovo compito non influirà inoltre sull’attuale ottima collaborazione fra il Controllo cantonale delle finanze e la Commissione gestione e finanze, che vede attualmente il servizio dedicare una sessantina di giorni l’anno all’evasione delle richieste commissionali.
Il Controllo cantonale delle finanze è subordinato al Consiglio di Stato e dipende amministrativamente dal Dipartimento delle istituzioni. Negli ultimi anni i mandati svolti dal Servizio per conto della Commissione gestione e finanze del parlamento – nell’ambito dell’attività di alta vigilanza - hanno comportato una media di 1/2 verifiche annuali, di regola durante l’analisi del Consuntivo dello Stato. Negli anni 2011/2013 l’attività era stata più intensa, con l’esame di una serie di commesse pubbliche e la risposta a numerose richieste puntuali dei commissari. Negli anni 2012 e 2013, il Controllo cantonale delle finanze aveva inoltre collaborato in modo stretto con la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla sezione della logistica, con un impegno suddiviso in 13 mandati per circa 280 giorni di lavoro.

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