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Casellario giudiziale, la commissione degli Stati decide (per ora) di non decidere

3 maggio 2016
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L’audizione e poi la decisione. Quella di non decidere. Berna ha infatti congelato l’esame delle due iniziative approvate lo scorso settembre dal Gran Consiglio che sollecitano la Confederazione ad attivarsi affinché anche gli altri Cantoni possano applicare la misura che il Ticino già attua dall’aprile 2015: l’obbligo per tutti i cittadini stranieri che chiedono il rilascio oppure il rinnovo di un permesso B (dimora) o G (frontaliere) di produrre l’estratto del casellario giudiziale. La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati, afferma uno dei suoi membri, il liberale radicale Fabio Abate, «ha deciso all’unanimità di sospendere la trattazione delle iniziative cantonali». Motivo? «Mancano ancora degli elementi per potersi pronunciare», aggiunge Abate, interpellato dalla ‘Regione’ nel pomeriggio di ieri dopo che in mattinata la commissione ha sentito i granconsiglieri Maurizio Agustoni del Ppd e la leghista Amanda Rückert, per l’occasione accompagnati dal segretario generale del Dipartimento istituzioni Luca Filippini e dal delegato cantonale per i rapporti confederali Jörg De Bernardi.
La commissione degli Stati ritiene dunque di non disporre di tutti gli elementi per decidere se dar seguito o se bocciare le proposte. E pertanto congela l'esame delle due iniziative. «Perlomeno c’è uno spiraglio», commenta Agustoni.

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