Un viaggio cosmico in cui tutto ruota attorno ad un corpo vestito da nove cerchi concentrici: un richiamo al cosmo e alla terra. Le due danzatrici disegnano tracce di spirali, cerchi e linee, forse per incontrare il punto infinitamente piccolo e il punto infinitamente grande. La trasformazione dell’oggetto diventa macchina dell'allestimento scenico. Il suo movimento continuo, costituito da una serie infinita di spirali, linee e punti, crea orientamenti e traiettorie inaspettate per riscoprire «il luogo» che è dentro e fuori l'essere umano.
Segue una visita guidata negli spazi del Teatro San Materno