Giovan Battista Rusca, sindaco di Locarno per oltre quarant’anni, è eletto deputato al Gran Consiglio ticinese nel 1927, e poi, in tre occasioni, al Consiglio Nazionale. Anticlericale, milita nell’ala sinistra dei liberali e si batte per la difesa dello spirito laicista e dei diritti civili, contestando il pragmatismo equivoco del suo schieramento politico. È tra i protagonisti della scissione radicale del 1934, dopo essere stato espulso dal partito. Convinto europeista, egli è aperto alle riflessioni ideologiche dell’epoca e alla politica internazionale. Nel 1925, contando sull’amicizia di alcuni dei fautori di una nuova collaborazione tra grandi potenze europee – come Aristide Briand – porta nella sua città la conferenza di pace conclusa con la firma del Patto di Locarno. La scelta antifascista degli anni successivi rafforza la sua militanza nella corrente democratica e, nel 1943, Rusca raggiunge la zona libera dell’Ossola, portando in salvo nel Locarnese civili e partigiani. Intervengono gli storici Sonia Castro e Rodolfo Huber. Modera la serata Stefano Vassere, direttore delle Biblioteche cantonali.
In collaborazione con il Gruppo culturale della sinistra del Locarnese e Valli nel quadro della rassegna «Itinerari di testimoni della libertà».
Segue aperitivo.