Il presidente del Partito liberale radicale ticinese ne ha per tutti, dipartimento per dipartimento: ‘I tempi non sono facili, si diano chiare visioni’
È un «governo stanco», per il presidente del Plr Alessandro Speziali, quello cui ci troviamo dinanzi. Nel suo intervento durante il comitato cantonale tenutosi questa sera a Locarno, il liberale radicale non ha lesinato su nulla. «I tempi non sono facili, e in questi momenti è fondamentale che l’Esecutivo dia delle visioni chiare sulla direzione che vuole prendere rispetto alle riforme che ha in mente, dipartimento per dipartimento».
Il pensiero va subito al discusso Preventivo 2025. «In queste settimane – rileva Speziali – si parla molto di finanze. Tutti i Legislativi e gli Esecutivi svizzeri si stanno avvicinando alla fine dell’anno. Si tratta quindi di tirare le somme, preparando i conti dell’anno che si apre davanti a noi». A livello cantonale, afferma, «il Plr ha preso una chiara decisione di responsabilità». E questo guardando «in controluce ogni misura per valutarne la correttezza. Non solo dal punto di vista finanziario, ma anche del merito». Compito questo, dice Speziali, svolto «con il nostro gruppo in Gran Consiglio, ma anche parlando e discutendo con il nostro consigliere di Stato». E aggiunge: «Evidentemente, si sviluppa anche una certa dialettica, assolutamente costruttiva. Non tanto in termini di tattica politica, ma di quale sia la migliore strategia per il nostro cantone». Fatta questa premessa, il presidente cantonale sottolinea ancora una volta come sia necessario «inserire questi ragionamenti in una visione di prospettiva. Non si può pretendere di andare avanti semplicemente con fotografie annuali, una dopo l’altra».
«Francamente – rimarca Speziali – il compito del nostro consigliere di Stato Christian Vitta, alla testa del Dipartimento finanze ed economia, è arduo. Devo però ammettere che ci troviamo ad avere un governo stanco. Ce la si prende spesso con il parlamento, ma anche l’Esecutivo ha le sue responsabilità». Il presidente cantonale ne ha quindi per tutti, dipartimento per dipartimento, appunto. «Quello che vediamo è un consigliere di Stato che accende e infiamma i toni in aula, non si sa bene con quale ritorno utile per il paese». Il riferimento qui è al bellicoso intervento in aula del direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali durante il dibattito sulla tassa di collegamento, infine abrogata per direttissima per soli due voti. Non solo. «Il dipartimento che si occupa di scuola (il Dipartimento educazione, cultura e sport di Marina Carobbio, ndr) da anni mostra troppa rigidità. Rigidità che noi stiamo cercando di smuovere». A inizio settembre il Plr ha infatti lanciato un’iniziativa parlamentare generica per riformare la scuola media ticinese. Di più. «Il Cantone – Speziali si rivolge qui al Dipartimento sanità e socialità di Raffaele De Rosa – pianifica troppo timidamente la sanità. C’è bisogno di più coraggio. Coraggio che significa da un lato razionalizzazione delle risorse, ma anche un aumento della qualità e dell’offerta».
Nel mirino del presidente liberale radicale anche il Dipartimento istituzioni di Norman Gobbi. «C’è un dipartimento che in termini di riforme interne, se non per alcuni dibattiti sulla giustizia, è assente. Il pensiero va ai nostri granconsiglieri attivi nella commissione ‘Giustizia e diritti’ e a tutto quello che hanno dovuto e continuano a fare per supplire a qualcosa che doveva avvenire anni fa in questo ambito. Penso al codice etico, al sistema delle nomine o alle risorse necessarie alla giustizia». E sancisce, terminando la sua ramanzina: «Il governo in questo momento deve avere un piglio non di lamentela verso il parlamento, ma attivarsi nell’ottica di dare una visione carismatica alla popolazione».
Tornando al Preventivo 2025, Speziali osserva come non sia «solo una serie di cifre, ma una serie di politiche a lungo termine. Del nostro dipartimento, a noi piace in particolare la ‘E’ di economia, che vuol dire posti di lavoro, turismo, progetti regionali, innovazione e industria. Come partito cerchiamo di dare il meglio, guardando nel concreto delle cose. La via delle visioni è lastricata di politiche concrete».
Tra i temi toccati durante la serata, le tre votazioni del prossimo 24 novembre, ma anche quello dell’immigrazione illegale. Argomento al centro dell’assemblea dei delegati del partito svizzero riunitasi lo scorso weekend a Tenero, durante cui è stata adottata un documento di risoluzione che auspica che il Consiglio federale intervenga in modo più deciso per contrastare questo fenomeno. Sotto i riflettori anche la scuola, oggetto di una tavola rotonda.