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Dal 2025 niente più bagni alla piscina di Carona

Insieme al bilancio della stagione balneare 2024, la Città informa che la struttura non aprirà i battenti per ricorsi al progetto villaggio Glamping Tcs

Una scelta dettata dalle preoccupanti finanze cittadine
(Ti-Press/Archivio)
18 ottobre 2024
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A partire dal 2025 la piscina di Carona resterà chiusa. A monte della decisione i ricorsi pendenti sul progetto del villaggio Glamping Tcs (Touring Club svizzero) che ne impediscono l’avvio e gli elevati costi di manutenzione straordinaria e di gestione corrente previsti in caso di apertura al pubblico. Glamping, per chi non lo sapesse, è una sorta di campeggio glamour. Due parole che unite danno proprio il nome del progetto.

‘Cerotti momentanei dai costi elevati’

«La chiusura della piscina – spiega Roberto Badaracco, capodicastero Cultura, sport ed eventi, a ‘laRegione’ – era già prevista per sviluppare il progetto del Glamping con tutto il risanamento della piscina e degli edifici presenti, oltre all’inserimento di nuovi contenuti, tra i quali il villaggio gestito dal Tcs. Se non ci fossero stati i ricorsi avremmo potuto concludere i lavori entro i tempi pianificati, ossia 2027, massimo 2028. La piscina sarebbe dunque rimasta chiusa per due o tre stagioni soltanto. Ma i ricorsi ci sono e per poterla riaprire avremmo dovuto continuare a mettere dei cerotti momentanei che hanno costi molto elevati e non risolvono definitivamente i problemi che presenta la struttura, ormai vetusta. In attesa di sapere il futuro del progetto il Municipio ha dunque deciso di non riaprire comunque la struttura dal 2025». L’auspicio dell’esecutivo, conclude Badaracco, «è che il progetto ottenga luce verde perché crediamo possa portare un valore aggiunto a tutto il comparto di Carona e non solo».

Scelta basata sulla delicata situazione finanziaria

La decisione, si legge nel comunicato della Città, è stata presa dal Municipio durante la seduta di ieri, 17 ottobre. Una scelta fatta alla luce della delicata situazione finanziaria, presentata in conferenza stampa. Si attende nel frattempo la decisione del Consiglio di Stato, chiamato a statuire sulle tre opposizioni alla variante di Piano regolatore prevista per creare il villaggio Glamping. Condizione questa “indispensabile per il mantenimento a Piano finanziario del credito previsto per la ristrutturazione del comparto”. Le ragioni dei ricorrenti, in estrema sintesi, sono da ricondurre essenzialmente al fatto che il partner privato pagherebbe troppo poco – svantaggioso dunque per la cittadinanza – e a dei dubbi sull’effettiva accessibilità.

L’Lsd rimane alla famiglia Hofmann

L’annuncio della chiusura della piscina di Carona, insieme alla comunicazione ufficiale del rinnovo del contratto per la gestione del Lido San Domenico (Lsd, così lo chiamano) alla famiglia Hofmann per ulteriori due stagioni – fino al termine dell’estate 2026 – sono le novità che attendono i cittadini per il 2025. Nel comunicato della Città viene inoltre effettuato il bilancio della stagione appena trascorsa degli stabilimenti balneari di Lugano.

Tempo di bilanci sui lidi comunali

Da una settimana, con l’apertura del Lido Pallone, si è chiusa di fatto la stagione balneare estiva dei lidi di Lugano. Una stagione che, nonostante la meteo non abbia sorriso fino a metà luglio, ha visto molte cifre alte tra le entrate, paragonabili alle due estati più belle degli ultimi sei anni. Tempo dunque di bilanci da parte della Divisione sport. Partendo proprio dalla struttura che chiuderà i battenti, si legge che “l’affluenza non ha purtroppo raggiunto gli stessi standard degli altri centri balneari. Con 24’448 entrate ha superato, per numero di accessi, solo l’anno 2021. Il mese che ha visto più presenze è stato luglio, con 10’362 entrate”.

Dal meno frequentato passiamo al primo in ‘classifica’ per numero di presenze: il Lido di Lugano. Con 167’523 presenze, l’estate 2024 si posiziona al terzo posto delle maggiori affluenze degli ultimi sei anni. Meglio è stato fatto solo nel 2022, stagione di record assoluto, e nel 2023, che però è stato il secondo anno più caldo dall’inizio delle misurazioni nel 1864, dopo il 2022. Segue il Lido San Domenico con numeri decisamente importanti. Sono state 10’738 le presenze registrate, al pari degli ultimi due anni, con un picco di 4’507 nel mese di agosto. Il Lido Riva Caccia ha ottenuto oltre 9’000 entrate che vanno a superare le 8’900 del 2023.

‘Aumentata la clientela nordeuropea e del Medio Oriente’

Grazie alle statistiche, si legge nel documento, “si è notato un aumento della clientela dal Nord Europa e il ritorno di turisti dal Medio Oriente. Particolarmente apprezzate inoltre “le numerose iniziative proposte alla clientela. Ci sono state attività per tutte le fasce d’età: dai Family days alle prove gratuite di diverse discipline sportive, dai corsi di yoga, pilates e tabata fino al bagno di mezzanotte al Lido di Lugano”. Badaracco si è detto contento dell’andamento della stagione 2024. «Fatto decisamente non scontato dopo un inizio di estate particolarmente sfavorevole. Per noi rappresenta un segnale dell’importanza che i cittadini di Lugano e i numerosi turisti danno alle nostre strutture dove trovano offerte adatte a tutte le esigenze». Della stessa opinione anche Roberto Mazza, direttore Divisione sport: «Una stagione decisamente positiva grazie a tutti i collaboratori della Divisione, dal capocentro ai suoi assistenti, i manutentori, cassieri e bagnini».

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