Pavel Durov, dopo quattro giorni di carcere, dovrà ora presentarsi due volte alla settimana in polizia
Dopo quattro giorni di detenzione da parte della polizia, l'amministratore delegato di Telegram, Pavel Durov, è stato incriminato mercoledì sera a Parigi da due giudici istruttori per una serie di reati legati alla criminalità organizzata. Ad annunciarlo è stato il procuratore di Parigi Laure Beccuau in un comunicato a seguito di un’udienza durata ore.
L’imprenditore 39enne, che finora ha accumulato una fortuna quantificabile in 15 miliardi di dollari, è stato rilasciato sotto un severo ordine di sorveglianza giudiziaria, che prevede l’obbligo di pagare una cauzione di 5 milioni di euro e di presentarsi alla polizia due volte alla settimana, oltre al divieto di lasciare il territorio francese, secondo quanto dichiarato dalla Beccuau.
Intanto il Wall Street Journal ha rivelato che Durov incontrò il presidente francese Emmanuel Macron nel 2018 e in quell’occasione gli venne chiesto di spostare la sede legale del suo social media a Parigi. Ma lui rifiutò. Fonti contattate dal giornale americano hanno anche raccontato che nel 2017 il patron di Telegram fu al centro di un’operazione di spionaggio organizzata dai servizi segreti francesi in collaborazione con quelli degli Emirati Arabi Uniti, dove si trova la sede sociale dell’app, denominata ‘Purple Music’. Un’iniziativa nata dalle preoccupazioni sorte in base all'utilizzo di Telegram fatto da militanti islamici, trafficanti di droga e criminali informatici.