Nonostante astenuti e contrari, il Cc di Bellinzona ha stanziato i 4 milioni chiesti dal Municipio. Bocciato l’emendamento Mps contrario ai 27 stalli
Ha agilmente superato lo scoglio dei pareri scettici e di un emendamento il credito di 4 milioni chiesto dal Municipio di Bellinzona per realizzare un collegamento ciclopedonale di 560 metri – con ai suoi lati 36 orti comunali, aree relax e ludiche nonché tre posteggi con 27 stalli in tutto – nel quartiere della Gerretta e Pratocarasso tra via Monte Gaggio e via Vallone. A tredici anni dall’adesione del legislativo alla mozione Buzzi-Tettamanti che caldeggiava l’istituzione degli orti comunali, il progetto va dunque ora in porto. Lunedì sera il Cc ha infatti votato il messaggio nella sua integralità con 44 sì, 5 no e 3 astenuti; per contro ha respinto l’emendamento Mps (11 voti raccolti), movimento che forte di qualche perplessità sorta nella Commissione dell’edilizia aveva chiesto di evitare gli stalli per vetture, ciò che avrebbe ridotto l’onere di circa mezzo milione. Secondo la maggioranza, quei posti auto sono opportuni quale risposta al fermento edilizio che da alcuni anni sta caratterizzando la zona.
Specialmente al gruppo Lega/Udc non sono piaciuti il messaggio e l’accelerazione datagli (giunto sul finale di legislatura) da esecutivo e Commissione edilizia, con la chiara indicazione che i sussidi federali pari a 777mila franchi per le opere stradali che ammontano a 2,8 milioni saranno disponibili solo se i lavori avranno inizio entro fine 2025. A titolo personale Ivano Beltraminelli (Lega/Udc) ha chiesto di bocciare il credito ritenendo che in zona già vi sia una sufficiente disponibilità di corsie e strade ciclabili, con tanto di zone 30 e buona sicurezza stradale per la mobilità dolce. Quanto all'accresciuta esigenza di orti, «è solo presunta», idem per i posteggi pubblici visto che in zona ve ne sono di privati ancora a disposizione. Ha rincarato la dose Brenno Grisetti: «Un bisogno emerso 15 anni fa e riconosciuto nel 2011, è tutt'oggi reale? Il progetto è tutto da rivedere ed è troppo costoso. Spesa fuori luogo a carico di tutti i cittadini ma a favore di pochi. Già abbiamo un debito pubblico elevato…». E Luca Madonna: «Chi pianterebbe patate in un mappale edificabile che vale un milione di franchi? Si scelgano semmai aree agricole».
Di parere opposto Andrea Cereda, capogruppo Plr, secondo cui il progetto «rappresenta un passo avanti per migliorare la qualità di vita, la mobilità sostenibile, la coesione sociale e l’attrattiva di Bellinzona quale città residenziale». Quanto alla richiesta di orti, «visto quanto verificatosi a Lugano e Locarno, v’è da credere che sia reale e non solo presunta». A nome dell’Unità di sinistra Alberto Casari ha difeso la messa a disposizione di terreno comunale per gli orti: «Non solo lodevole ma necessaria. E non ci vogliono certo studi o sondaggi per dirlo. Quanto alla pista pedonale, fa parte del Piano di mobilità ciclistica per collegare meglio la Scuola media 2 al centro città. Perplessità invece sui 27 stalli». Ma votare l’emendamento – ha detto Lisa Boscolo – significherebbe «bloccare tutto il progetto, col rischio di perdere peraltro i sussidi federali».
Lorenza Röhrenbach (Verdi/Fa) ha difeso la necessità di investire in ciclopiste orti comunali: «Il quartiere Gerretta già dispone di molti posteggi, perciò non è opportuno aggiungerne altri 27. Attenzione poi all’affitto degli orti, affinché sia sostenibile dagli utenti». Tutti favorevoli, tranne un astenuto, in casa Centro: «Il progetto crea un ottimo esempio di aggregazione e aggiunge ulteriore valore al quartiere», ha sottolineato il capogruppo Pietro Ghisletta: «Tuttavia ancora una volta ci ritroviamo con un investimento nel comparto centrale della città. Ricordo che orti comunali erano previsti anche in altri quartieri, dove invece nulla si è mosso. Perciò mi attendo un chiarimento su questi aspetti».
Martino Colombo dell’Mps (neo consigliere entrato in carica la sera stessa) ha caldeggiato «decisioni chiare e decise per contrastare il cambiamento climatico, evitando la politica municipale che creando orti e ciclopiste, ma anche nuovi posteggi, vuole accontentare tutti». Chi abita in zona è Matteo Pronzini: «Non voteremo contro, ma mi chiedo se 4 milioni non siano troppo. Ma soprattutto non si capisce il senso di 27 stalli per gli abitanti». Maura Mossi Nembrini (capogruppo Avanti con Ticino e lavoro e Più donne) ha evidenziato che «a Bellinzona si vogliono nuove zone per lo svago, mentre talune già presenti si presentano male». Claudio Cattori (Centro) ha parlato di «vera follia: con questo costo avrei realizzato ben altro».
Arduo compito, la replica, per il municipale Henrik Bang, capodicastero Opere pubbliche: «In questo quartiere, cresciuto tantissimo negli ultimi anni, mancano spazi aggregativi. I pochi presenti sono frequentatissimi e quanto proponiamo in ambito urbano è futuristico». Quanto agli orti comunali in zona edificabile, «la legge stabilisce che non possono essere realizzati in zona agricola». Quindi i quartieri: «Non li dimentichiamo, e infatti a Camorino l’iter per orti comunali procede». Ciò premesso, «votare l’emendamento significa dover modificare il progetto e risottoporlo al legislativo. E considerata la tempistica, si corre il rischio di perdere il diritto ai sussidi federali». Sei infatti i mesi da mettere in conto per rivedere il progetto. E i 27 parcheggi: «Non sono stati infilati senza motivo, ma sono previsti dal Piano regolatore e destinati ai visitatori dei residenti».