Il rione La Maccheronata di Chiasso arriva al traguardo dei 70 anni. Sabato 25 maggio ci sarà una giornata di festa e musica con la popolazione
Un calderone capace di contenere tutti i maccheroni cucinati negli ultimi 70 anni probabilmente non esiste. Fondato nel 1954 nell’allora via Vacallo, l’attuale via Bossi, per il rione La Maccheronata di Chiasso questo è l’anno dei festeggiamenti e, come per ogni cifra tonda che si rispetti, anche dei bilanci. «Allora a Chiasso c’erano già gli Urani e i Cucù che facevano il loro Carnevale; più tardi, con don Willy, si è aggiunto anche l’oratorio – racconta Silvano Pini, presidente del rione La Maccheronata, ruolo che ha ‘ereditato’ dal papà e occupato ancora prima da Francis Magnin –. In via Bossi non c’era nulla e una decina di persone ha deciso di costituire una società per festeggiare il Carnevale anche qui». La prima sede è stata il bar Varese (poi diventato bar Bortolo), in seguito gli incontri si sono tenuti al bar Elvezia (i locali che attualmente ospitano il sindacato Ocst). «Ho iniziato a frequentare il rione quando avevo 14 anni – ricorda ancora Pini –. Quando l’ultima sede ha chiuso, siamo diventati un po’ itineranti». Attualmente il comitato è composto da 7 membri; i soci sono una quarantina.
I festeggiamenti per i primi 70 anni di storia del rione inizieranno sabato 25 maggio. Per l’occasione, i membri della società carnascialesca offriranno, dalle 12.30, una maccheronata in piazza Indipendenza. Ma la giornata non si limiterà ai soli maccheroni: si è voluta creare una giornata di movimento (l’evento si terrà solo in caso di bel tempo). Si partirà già alle 9 del mattino con il torneo di calciobalilla umano, che durerà fino al tardo pomeriggio; la musica con Dj accompagnerà le partite, così come per i più piccoli ci saranno animazione e Bimbo Fun. Sarà anche presente la musica live. Dopo diversi anni di pausa ritorna infatti il ‘Facciamo Chiasso’, quest’anno con una formula soft, nella speranza che poi possa essere riproposto nella sua forma originale dal prossimo anno, a 20 anni dalla prima edizione. Sono quattro i gruppi che si esibiranno durante la giornata, tra il palco in piazza e i bar, Manhattan e Indipendenza. Alle 11.30 suoneranno i CC Duo, e dalle 21.30 Johnny Duk. Al bar Manhattan dalle 17.30 The MoMo Waves e presso il bar Indipendenza dalle 19.30 The Ageless. Dopo l’ultimo concerto la serata continuerà con Dj set fino alla 1. Sarà presente pure una buvette gestita dal rione La Maccheronata e dopo le 17 si potranno anche gustare le pizze di ‘Golosi di Natura’. Per l’occasione via Volta, all’altezza della piazza, rimarrà chiusa. I festeggiamenti ufficiali si terranno invece il prossimo 5 ottobre alla pista del ghiaccio.
Nato come gruppo di Carnevale, il rione inizialmente non annoverava donne tra i suoi membri. «Erano altri tempi – commenta Silvano Pini –. Quando ho preso la presidenza sono riuscito a coinvolgere anche la parte femminile, partendo da mia moglie». La società è sempre stata operativa, «ma ci siamo detti che limitarci alla maccheronata, oltre che a sostenere ed essere parte integrante del comitato Nebiopoli, fosse un po’ pochino. Abbiamo quindi iniziato a fare feste, farci conoscere e pubblicizzarci come gruppo che poteva andare a preparare i maccheroni per altri eventi». Un esercizio che, aggiunge il presidente, «abbiamo fatto bene: abbiamo comprato un capannone che per 12 anni abbiamo utilizzato e affittato anche ad altre società, occupandoci del montaggio e dello smontaggio». Un’attività che è risultata essere «redditizia, anche se ovviamente ci abbiamo messo del nostro» e che «ci ha permesso di creare un fondo, una base economica importante per poter acquistare parecchio materiale che ancora oggi ci permette di lavorare in modo indipendente, preparare i nostri maccheroni anche per molte persone e continuare a fare del bene». Il motto, sempre valido, scelto dai soci fondatori, come si legge nella pubblicazione preparata per i festeggiamenti del 40esimo, è stato ‘Divertire beneficando’. Negli anni La Maccheronata ha raccolto e devoluto in beneficenza circa 200mila franchi a sostegno di enti locali e, più recentemente, anche di società locali che aiutano all’estero. «Da una decina d’anni sosteniamo gli studi di alcune ragazze di Haiti che, tutti gli anni, ci fanno avere una copia delle loro pagelle». Dopo la festa del 25 maggio, il rione sarà impegnato l’8-9 giugno alla piscina comunale, in occasione del Meeting internazionale di nuoto.
Dal 1954 fino agli anni 2000 il rione ha preparato anche il suo carro di Carnevale. Il primo è stato dedicato, e non poteva essere altrimenti, a Re Maccherone. Insieme a una serie di lusinghieri piazzamenti, negli anni 1988 e 1989 sono arrivati anche due successi al corteo di Chiasso. «Avevamo persone che ci sapevano fare con le mani – ammette Silvano Pini –. Dopo non siamo più riusciti ad avere un nostro carro: ci ha riprovato il gruppo giovani, ma l’esercizio non è riuscito perché non c’erano abbastanza persone che ci sapevano fare. Ma l’importante è non demordere e andare avanti». A proposito di giovani, il presidente ricorda che negli anni scorsi «si era pensato di creare un gruppo giovani, ma visto che, a parte qualche unità, c’eravamo sempre noi abbiamo deciso, anzi ho deciso e per questo sono anche stato criticato, di tornare alla formula del rione, sempre aperto ai giovani che vogliono venire ad aiutarci».
Cosa significa far parte di un rione che festeggia 70 anni? «È una passione che si ha nella vita – risponde ancora Pini –. Ho iniziato a costruire i carri quando avevo 14 anni e oggi che ne ho 66 faccio ancora Carnevale. Come dicevo è passione, voglia di fare del bene e lavorare per la comunità, di stare in compagnia e avere un gruppo di amici con cui andare a divertirsi». Nel 2025 Silvano Pini vestirà i panni del Primo Ministro del Carnevale Nebiopoli per il nono anno consecutivo. Sapendo di esagerare, gli chiediamo se non ci sia un conflitto d’interessi. «Ci sarebbe potuto essere quando sono diventato presidente del Nebiopoli – ci dice –. Per questo motivo per cinque anni ho lasciato la presidenza del rione. Quando l’ho riassunta siamo subito ripartiti con le nostre manifestazioni». Con la carica di Primo Ministro l’inghippo temporale si presenta «durante il periodo di Carnevale: come Maccheroni aiutiamo il Nebiopoli e cuciniamo al villaggio proprio la sera della consegna delle chiavi. In quei frangenti sono un po’ impedito perché non ho tempo, ma so che il team cucina è molto affidabile e preparato e sa come muoversi. Quest’anno, per esempio, sono giusto passato un paio di volte a guardare e sincerarmi che tutto stesse procedendo per il meglio».
Il traguardo dei 70 anni impone anche una riflessione verso quello che sarà il futuro del rione. «Il futuro è cercare qualcuno che mi subentri – confessa in conclusione Silvano Pini –. Una persona che abbia la passione e la voglia di gestire la società. Quarant’anni come presidente li ho fatti: qualora arrivasse qualcuno pronto a prendere il mio posto, per me sarebbe un passaggio di testimone... io il rione non lo lascio».