Francia

Gérard Depardieu in stato di fermo: è accusato di reati sessuali

L'attore francese deve essere interrogato sulle accuse di molestie e violenze da parte di due donne

Gérard Depardieu
(Keystone)
29 aprile 2024
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È arrivata la resa dei conti per Gérard Depardieu, l'attore francese più famoso al mondo, noto per la sua esuberanza e simbolo degli abusi sessuali che hanno provocato una vera e propria rivolta – il cosiddetto #metoo – nel mondo del cinema francese.

Depardieu è stato posto in stato di fermo in un commissariato di Parigi per essere interrogato sulle accuse di molestie e violenze da parte di due donne, si apprende da fonti degli inquirenti.

A denunciare Depardieu in questo filone delle numerose accuse a sfondo sessuale che lo riguardano, sono due donne. Davanti alla polizia, da oggi, l'attore deve rispondere di violenze sessuali e molestie sui set di due film: nel 2014 mentre si girava "Le Magicien et les Siamois" di Jean-Pierre Mocky, e nel 2021, sul set di "Les Volets verts" di Jean Becker.

La prima a denunciarlo, una scenografa, parla di fatti accaduti nel settembre 2021. Depardieu partecipava alle riprese del film di Becker quando, un giorno, mentre era seduto in un corridoio, avrebbe afferrato la donna con le gambe bloccandola fra le sue cosce. La presunta vittima afferma di essere stata allora palpeggiata all'altezza dell'addome, sui seni e sulle natiche. L'attore le avrebbe detto anche: "Ti pianterò il mio grosso ombrellone nel tuo sesso".

La donna è una madre di famiglia di 53 anni, che agli inquirenti ha parlato di una "trappola per lupi" che ha sentito chiudersi su di lei, con una "forza fenomenale" da parte di lui. Tanto che ci sarebbe voluto l'intervento di una terza persona per liberarla dalle gambe di Depardieu che la tenevano stretta.

L'équipe del film spinse l'attore a scusarsi e, a quanto raccolto dalle testimonianze, lui l'avrebbe fatto affermando "mi scuso perché devo scusarmi...". Ma in seguito, l'avrebbe poi insultata per tutto il tempo delle riprese, chiamandola "puttana". In seguito, la donna ha spiegato di non riuscire più a lavorare da allora, di soffrire di crisi di angoscia e di uno stress post-traumatico. In una lettera inviata a Le Figaro lo scorso ottobre, Gérard Depardieu ha fornito la sua "verità", smentendo le accuse.

La seconda a sporgere denuncia ha raccontato al giornale regionale Le Courrier de l'Ouest che, qualche giorno prima delle riprese del cortometraggio "Le Magicien et les Siamois" del marzo 2014, tutto lo staff tecnico e gli attori si recarono a casa di Depardieu, nella centralissima rue du Cherche-midi a Parigi, per preparare le riprese. In quell'occasione, un'assistente, che aveva all'epoca 24 anni, afferma di aver subito molestie sessuali.

Depardieu le avrebbe toccato il fondoschiena, rivolgendole frasi oscene. All'inizio delle riprese, l'attore la incrociò di nuovo e ripeté le molestie fisiche, poi la toccò nelle parti intime pronunciando frasi esplicite.

Infine, Depardieu è indagato dal 2020 per stupro e violenza sessuale nei confronti dell'attrice Charlotte Arnould. Anche l'attrice Hélène Darras aveva denunciato per violenze sessuali Depardieu durante le riprese di un film nel 2007, ma il reato è caduto in prescrizione. In Spagna, Depardieu è oggetto di una denuncia della giornalista e scrittrice Ruth Baza, che lo accusa di averla violentata nel 1995. "Mai e poi mai – ha scritto Depardieu nella lettera a Le Figaro – ho abusato di una donna".