Il progetto sperimentale è dell'Associazione MoCampo. A suggerirlo una interrogazione urgente dell'AlternativA
Ritagliare un angolo del Parco di Villa Argentina, a Mendrisio, da dedicare a un orto collettivo. Il progetto c'è già. Lo firma l'Associazione CSA Mocampo nata nell'agosto dell'anno scorso e che ha messo radici a Castel San Pietro. A farsene portavoce davanti al Municipio della Città è la consigliera comunale Claudia Crivelli Barella (AlternativA) con una interrogazione urgente. La proposta è chiara: realizzare 45 aiuole in grado di fare spazio a 15-20 famiglie che potrebbero dare sfogo alla loro passione per fiori e ortaggi di stagione. L'iniziativa verrebbe sottoposta, nei piani, a un anno di prova.
A questo punto, come sollecita la consigliera comunale, occorre capire se l'Esecutivo ha "intenzione di dare seguito alla proposta di alcune famiglie del Mendrisiotto di poter utilizzare il sedime della parte alta di Villa Argentina". Un uso temporaneo, nell'attesa, ricorda Crivelli Barella, che venga "deciso un utilizzo come da progetto commissionato alla Supsi, che ha dato il via a molte idee e proposte".
Fondata da Monica Camponovo, Brianna Ruland, Francesca Trabattoni, Marco Sauter e Manuela Ghezzi, l'Associazione si prefigge infatti di prendersi cura "della terra tramite l’agricoltura ecologica, la condivisione equa e solidale del raccolto evitando gli sprechi, l’opportunità di condivisione e socializzazione tra le persone tramite iniziative sociali, educative e culturali".
In effetti, l'orto nel parco, si richiama nell'interrogazione, sarebbe un progetto che parte dalla popolazione e che "permetterebbe a Mendrisio di risparmiare sullo sfalcio del prato e di dare il via a ulteriori proposte creative sulla base dello slancio ben costruito da un gruppo di persone di buona volontà". E qui si innesta la domanda diretta: la Città intende autorizzare il progetto Mocampo per un orto condiviso nella stagione 2024?