Luganese

Cureglia, Stefano Rezzonico si candida con l'Udc

Elezioni comunali, il municipale che ha lasciato il Plr richiede alla cittadinanza un nuovo mandato: ‘Non ho raccontato frottole sulle irregolarità’

Rezzonico in piedi ,accanto a Piero Marchesi
15 gennaio 2024
|

Stefano Rezzonico, municipale in carica come indipendente dopo aver lasciato il Plr in corso di legislatura, si candiderà alle prossime elezioni di aprile nelle file della neo costituita sezione Udc di Cureglia. Rezzonico ha quindi cambiato idea in seguito al suo scritto inviato a tutti i fuochi del paese e dopo che il Municipio ha negato a mezzo stampa e in Consiglio comunale le irregolarità che lui aveva segnalato. Una situazione inaccettabile, dal suo punto di vista, che l’ha pertanto convinto a lanciarsi in questa avventura con l’Udc.

Così, stasera, il presidente cantonale e deputato al Consiglio Nazionale Piero Marchesi ha salutato con piacere la nascita della sezione Udc di Cureglia. Rezzonico, nel suo breve discorso, ha ricordato che fino a qualche mese fa, era orientato a non richiedere un altro mandato alla cittadinanza. Poi, però, «sono cominciate le menzogne da parte delle persone che si sono sentite toccate da ciò che ho denunciato e hanno attribuito la responsabilità a me. Allora, ho cambiato idea e ho contattato l’Udc. Ho due figli piccoli e vorrei che potessero vivere in un paese libero in cui la politica resti un’attività pubblica, non uno strumento per portare avanti interessi privati». Rezzonico ha ribadito di non aver raccontato frottole nel suo scritto: «Tanto e vero che la sindaca nell’ultima seduta di Consiglio comunale ha dovuto ammettere che il Consiglio di Stato mi ha dato ragione».

L’ultimo capitolo di una serie di proteste e denunce pubbliche è una lettera anonima che circola in paese, della quale si è accennato nell’assemblea sezionale del Centro tenutasi domenica sera. Anche Rezzonico, nel suo intervento, ne ha parlato, senza però entrare nel merito e anzi ha condannato questa modalità di comunicazione, visto che chi l’ha scritta non ci ha messo la faccia.

Leggi anche: