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PoLuMe della discordia a Bissone... e Grosa torna in campo

L’ex sindaco, con un occhio alle comunali, giudica il progetto viario che dovrebbe portare in galleria l’autostrada che attraversa il comune ‘un errore’

Bissone e, nei riquadri, Ludwig Grosa e Andrea Incerti (da sinistra)
(Ti-Press)
12 dicembre 2023
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«L’ennesimo errore sul nostro territorio». Non usa mezzi termini Ludwig Grosa, ex sindaco di Bissone. Il riferimento è a uno dei progetti più attesi e parallelamente più contestati che sono in cantiere in Ticino: il potenziamento dell’autostrada A2 fra Lugano e Mendrisio, altrimenti detto PoLuMe. Una posizione, quella di Grosa, che si discosta da quella della Bissone ‘ufficiale’, prevalentemente favorevole al progetto dell’Ufficio federale delle strade, e che sorprende anche un po’. Il villaggio lacustre, sulla carta, dovrebbe essere uno dei maggiori beneficiari del PoLuMe.

Quest’ultimo prevede infatti la trasformazione di una corsia dell’attuale tracciato autostradale tra Bissone e Maroggia a strada cantonale e la riconversione a verde dell’altra corsia. L’A2 verrebbe invece spostata quasi integralmente in galleria, con la costruzione di due nuovi tunnel a due corsie più una di emergenza, da dedicare a corsia di marcia durante le ore di punta. Il primo di questi trafori permetterebbe in particolare di aggirare l’abitato di Bissone, con un nuovo tracciato che partirebbe all’altezza della rotonda che si trova nei pressi del Lido comunale. La riqualifica dell’attuale A2 permetterebbe a sua volta una valorizzazione del lungolago.

‘Io ho una proposta alternativa’

«Ritengo che si debba assolutamente trovare un modo per contrastare questo progetto» valuta tuttavia Grosa. Perché? «Non si può bloccare un intero paese per dodici o forse più anni (tanto è il periodo stimato per il cantiere, ndr), per realizzare un qualcosa di così complicato. E a un costo esorbitante: 1,7 miliardi di franchi. Lo trovo veramente assurdo. È una cifra che può essere utilizzata per altre soluzioni molto più efficaci». Ad esempio? «Io ho una proposta alternativa, che al momento preferisco non svelare perché voglio presentarla pubblicamente nel mio paese, ma è efficace e a metà del costo preventivato per il PoLuMe. Vedo troppo spreco».

L’ex sindaco fa notare infatti che «i ripari fonici dell’autostrada, che sono costati fiori di milioni, con questo progetto verrebbero smantellati e anche quest’operazione richiederà un costo non indifferente. Non solo la popolazione di Bissone, ma tutto il Ticino dovrebbe rivoltarsi contro questa prospettiva. Buttiamo via i soldi? Oltretutto il Comune aveva già speso 300’000 franchi per un progetto, che era molto più semplice del PoLuMe, di aggiramento del paese. E non se ne era fatto niente. E anche in quel caso abbiamo buttato via i soldi...».

‘Buttiamo via i soldi’

E poi c’è anche un côté politico. «Io sono coerente, invece il gruppo Bissone Unita (la lista civica dell’attuale sindaco Andrea Incerti, ndr) prima sembrava contrario al progetto mentre adesso a quanto pare lo sostiene. Certamente tutti questi aspetti potrebbero essere delle motivazioni sufficienti per candidarmi». E in effetti che Grosa possa ripresentarsi per l’esecutivo bissonese è una voce che in paese si rincorre. «Non lo so ancora. A seconda di come andranno questi incontri pubblici prenderò la decisione se mettermi in lista o meno. Ma sarà dopo le feste». Grosa, ricordiamo, ha dominato la scena politica del comune una dozzina d’anni fa, finché nel 2012 era stato arrestato – quando era in carica come sindaco – e condannato definitivamente nel 2016 a sei mesi sospesi condizionalmente per abuso di autorità, falsità in documenti, coazione tentata e consumata, istigazione alla falsità in documenti e ingiuria in relazione al ruolo avuto come intermediario nella compravendita di un terreno.

E se l’ex sindaco potrebbe tornare in campo, l’attuale potrebbe lasciare l’arena politica. «Sono incerto sul da farsi – svela Andrea Incerti, da noi contattato –. Mi metterei volentieri a disposizione, ma l’età che avanza è un limite e vorrei essere coerente con me stesso e dare largo ai giovani. Inoltre, c’è gente che ci tiene tanto a fare il sindaco di Bissone...».

Incerti valuta di lasciare

«Quando presi Bissone otto anni fa era in cifre rosse – ricorda ancora Incerti –, adesso abbiamo ricostruito un piccolo tesoretto e quindi il mandato dal punto di vista finanziario è andato bene. Inoltre abbiamo già messo in cantiere il marciapiede che da Bissone porta a Campione d’Italia; un progetto del 1979 e rimasto nel dimenticatoio per troppi anni». Secondo il Preventivo 2024, il Comune però risulta essere ancora in cifre rosse, «ma – continua – l’arrivo di grandi contribuenti ci darà una boccata d’ossigeno necessaria».

Tra i temi aperti e sentiti a Bissone c’è il PoLuMe: «Questa per me è una delle sfide del futuro di Bissone che potrebbe essere un bene per il comune, ma spetta ai giovani prendere questa decisione perché per 10-15 anni ci potrebbe essere un enorme cantiere. Per questo voglio che alla prossima tornata ci sia una partecipazione alta di giovani perché sta a loro il futuro». Per ora però la poltrona da sindaco, come ci spiega Incerti, non pare essere destinata alla nuova generazione di politici: «Al momento non ci sono giovani che possono puntare a diventare sindaco, ma saranno comunque in lista quest’anno per mettere i presupposti per il futuro. Sono sicuro che fra quattro anni ci sarà uno di loro a occupare questa carica».

‘Il nostro obiettivo è mantenere tre municipali’

Se non i giovani, chi dunque? Uno dei nomi che più si mormorano è quello di Grosa. «C’è chi lo vorrebbe come sindaco, ma tanti altri no. Anche Ugo Ballinari, il mio vice, (e nella stessa lista, ndr), potrebbe farcela a diventare sindaco, ma non bisogna dimenticare l’ex municipale Ruth Odel Lavanzini che potrebbe anche lei presentarsi. Fare politica a Bissone attira ancora e, malgrado le problematiche di questi anni, tra la popolazione non c’è un sentimento di sfiducia nei confronti. Lo stesso vale per il lavoro che svolgiamo anche se iniziano a esserci i primi giochi di potere; d’altronde è già iniziata la campagna politica e si stanno sparando le prime cartucce. Il nostro obiettivo come lista è comunque di mantenere tre municipali».