È in corso il riconoscimento ufficiale per accertare se la salma sia quella della giovane scomparsa da una settimana assieme all'ex fidanzato
È con ogni probabilità il corpo di Giulia Cecchettin, la ragazza scomparsa da una settimana, quello trovato stamane dai vigili del fuoco nei pressi di Barcis (Pordenone). Lo spiega il Procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, all'Ansa: "Il corpo dovrebbe essere il suo, - afferma Cherchi - ma lo diciamo sulla base dei primi riscontri dei Carabinieri, sul posto. Aspettiamo una conferma".
Il corpo è stato recuperato, stando alle prime i formazioni, in un canalone che si trova tra la zona del lago di Barcis e Piancavallo.
Settimo giorno di ricerche di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. Le operazioni ricalcano lo schema di sabato lungo l'asse, tra Veneto e Friuli, che va da Dolo e quindi dal fiume Brenta al lago di Barcis. Vigili del fuoco, Carabinieri e una settantina di volontari della Protezione civile si sono suddivisi gli incarichi con cani molecolari e sommozzatori pronti a entrare in azione nel caso di tracce rilevanti. In particolare i Vigili del fuoco ispezionano corsi d'acqua e laghi con i volontari della Protezione civile che controllano gli argini. È atteso anche l'utilizzo dell'elicottero dei pompieri di stanza all'aeroporto ‘Marco Polo’ di Venezia.
È stato confermato il passaggio della Fiat Punto di Filippo Turetta in Austria. La vettura, mercoledì scorso, è stata registrata dal targa-system a Lienz, nel Tirolo orientale. Lo apprende l'Ansa da fonte qualificata in conferma di una notizia anticipata da Il Messaggero. Nessuna traccia, invece, per il momento ancora di una presenza anche in Alto Adige, che dista infatti solo pochi chilometri da Lienz.
L'attività, coordinata dalla Prefettura, viene svolta dal comando provinciale dei Vigili del fuoco sul posto con personale specializzato nella ricerca persone. Ci sono squadre speleo-alpino-fluviali e sommozzatori. La ricerca - apprende l'Ansa - non è legata a puntuali elementi ma al fatto che il lago si trova lungo la direttrice seguita dalla vettura, nella notte tra sabato e domenica scorsi, dopo l'aggressione, ripresa dalle telecamere di un'azienda, da parte di Filippo ai danni di Giulia, che sarebbe avvenuta nella zona industriale di Fossò (Venezia). Oltre al lago di Barcis, le verifiche sono state estese - anche grazie all'utilizzo di un elicottero - anche all'impervia strada secondaria che collega con la località turistica del Piancavallo e lungo l'intera strada regionale 251, fino alla diga del Vajont e al confine con il Veneto.