Paolo Righetti formalizza le dimissioni da presidente dell’Associazione calcio Bellinzona: ‘Dopo 20 anni voglio dedicare le energie ad altre priorità’
«Sono stati dieci, anzi vent’anni vissuti a duecento all’ora. Un’esperienza incredibile, con i granata costantemente nella testa e nel cuore. Ora è giunto il momento di tirare definitivamente il freno e voltar pagina, per dedicare le mie energie agli affetti famigliari e a un completo ristabilimento delle condizioni di salute». Paolo Righetti, Pol per gli amici, in questi giorni ha ufficializzato la propria rinuncia a un nuovo mandato quale presidente dell’Associazione calcio Bellinzona che si riunirà prossimamente in assemblea. Un passo dovuto, deciso e annunciato già nell’estate 2021, ma procrastinato fino a oggi per tutta una serie di motivi.
Non stiamo parlando della ‘Acb 1904 Sa’, società che gestisce la prima squadra e che Righetti stesso aveva presieduto dal giorno della costituzione e iscrizione a Registro di commercio (marzo 2019) fino al febbraio 2022 quando ha ufficialmente lasciato la funzione (quale presidente ‘senza portafoglio’) sostituito dal nuovo amministratore unico Gabriele Gilardi affiancato dal direttore generale Pablo Bentancur. Parliamo invece dell’associazione che in modo indipendente, ma comunque al fianco della Sa, gestisce il settore giovanile e di altri aspetti legati alle partite che si giocano al Comunale. In entrambi i casi Righetti specifica di non essere, da subito, più operativo.
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Aprile 2014, la squadra giovanile dell’Inter si aggiudica il Torneo pasquale di Bellinzona
In testa al club granata dall'autunno 2013, quando ne aveva assunto le redini dopo il fallimento cui era giunta la sciagurata gestione Giulini, Paolo Righetti lo ha portato avanti per otto anni ricominciando dalla Seconda Lega. «Uno scalino alla volta, promozione dopo promozione, fra alti e bassi, con tanta fatica ed entusiasmo, la risalita della china è sfociata appunto nel 2022 nel ritorno in Challenge League», ricorda con soddisfazione. Ma già l’anno prima Paolo Righetti aveva rassegnato le dimissioni dalla presidenza della Sa e preannunciato quelle dall’associazione in attesa che s’individuasse un successore, preferibilmente bellinzonese. Era l’estate 2021. Dopo tanto lavoro e sudore versato, era giunto per lui il momento di lasciare il campo al nuovo assetto societario caratterizzato dall’ingresso a pieno titolo della Supergoal Sa, azionista di maggioranza, anch’essa costituita nel 2019 e amministrata da Gabriele Gilardi; Sa che da quel momento ha de facto assunto il controllo della prima squadra assicurandole il sostanziale contributo tecnico ed economico. Nei suoi vent’anni di servizio Paolo Righetti è stato anche allenatore e presidente del settore giovanile granata, membro del direttivo del Team Ticino in rappresentanza dell’Acb, nonché presidente del comitato organizzatore del Torneo pasquale.
Nello stesso agosto 2021, quando la pressione iniziava a calare e Paolo Righetti stava per godersi una nuova fase della vita caratterizzata anche dall’arrivo della figlioletta Tara, imprevisto si è materializzato l’episodio che gli ha stravolto l’esistenza. Un’emorragia cerebrale all'età di soli 43 anni lo ha costretto a subire tre delicati interventi chirurgici alla testa e una lunga degenza sfociata nel ritorno a casa quattro mesi dopo, verso fine anno, e proseguita con una lunga riabilitazione tutt’oggi in corso. “Fino alla scorsa estate – ci aveva confidato in un'intervista rilasciataci il 30 dicembre 2021 – la salute mi ha sempre permesso di ‘stare sul pezzo’ anima e corpo. Di spingere per superare le avversità. Mi ritenevo uno di quelli a cui non può capitare nulla di negativo. Ora valuterò cosa fare. Cosa implicherebbe per me proseguire con la presidenza. O se non sia preferibile un ruolo più defilato. Di sicuro la scala delle priorità è cambiata, la salute richiede attenzione e soprattutto desidero dedicare più tempo agli affetti e alla famiglia, senza tuttavia rintanarmi in casa”.
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Correva l’anno 2002: Paolo Righetti allenatore e responsabile della scuola calcio Acb
A quasi due anni da quelle dichiarazioni, Pol ha dunque deciso di chiudere il cerchio. Fra gli interessi vi è anche la politica, essendo ancora consigliere comunale Plr: «Farò le debite valutazioni in vista delle elezioni 2024». Quanto al calcio, «da fiero bellinzonese ho sempre voluto fare qualcosa di buono per la città. Era il mio obiettivo e tracciando oggi un bilancio posso dire di essermi tolto parecchie soddisfazioni. Si tratta però di un ambito particolare che richiede una presenza costante, non solo quando si è ai vertici della Sa ma pure gestendo la sola associazione. Energie che ora intendo riservare ad altro». Infatti dal profilo della salute «la ripresa non è ancora completa. Sono grato alla vita per avermi dato una seconda possibilità, ma anche conscio del fatto che non tornerò più come prima, sebbene questa ‘diversità’ può certamente trasformarsi in opportunità che voglio poter cogliere». Il pensiero va a tutti coloro «che mi sono stati vicino con affetto. Li ringrazio! Alla prossima assemblea dell’associazione e del Club dei 100 potrò salutarli personalmente». Infine un’esortazione che unisce passione e responsabilità: «Viva l’Acb, sempre nel cuore! Ma aggiungo anche: attenzione con le finanze, perché è un attimo farsi del male. Il passato insegna».
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Nel 2010 aveva assunto la direzione dell’associazione