Gran Premio svizzero nel 2018, si è spenta ad Aarau. La sua opera sensibile e leggera raccolse l'apprezzamento di Italo Calvino
Si è spenta questa sera ad Aarau Anna Felder, Gran Premio svizzero di letteratura 2018. Nata a Lugano nel 1937, aveva conseguito a Zurigo un dottorato in letteratura italiana con uno studio su Eugenio Montale. A lungo insegnante di francese e italiano al liceo di Aarau, viveva tra la Svizzera tedesca e il Ticino. Tradotta regolarmente in tedesco e in francese, Anna Felder aveva pubblicato presso editori ticinesi e italiani. Rifuggendo la superficialità e i luoghi comuni, si esprimeva con uno stile sobrio e misurato, ironico e poetico frutto di un intenso lavoro di sottrazione e di una scrittura caratterizzata dal rifiuto delle convenzioni.
Il suo romanzo più conosciuto, ‘La disdetta’ (1974), aveva attirato l'apprezzamento di Italo Calvino, che ne suggerì la pubblicazione a Einaudi. Scrisse Calvino alla Felder: "Mi pare che Lei sia una scrittrice con una personalità molto netta. Il suo modo di raccontare attraverso oggetti, quasi nature morte; o comunque organizzazioni visive dello spazio, o ‘messe in scena’ di momenti della vita quotidiana è interessante e compiuto e richiama esperienze della poesia contemporanea (ho in mente soprattutto esempi anglosassoni). Ma soprattutto quello che per me dà il piacere della lettura, è il Suo humour sommesso e trattenuto e continuo. C’è uno humour, uno sguardo freddo che io apprezzo molto".
Tra le altre opere, ricordiamo: ‘Tra dove piove e non piove’ (1972), ‘Nozze alte’ (1981), ‘Nati complici’ (1999), ‘Le Adelaidi’ (2007), ‘Liquida’ (2017), a cui si aggiungono radiodrammi e pezzi teatrali portati in scena anche in varie città della Svizzera tedesca. Tra i riconoscimenti, ricordiamo il Gran Premio svizzero di letteratura, ottenuto nel 2018.