Lo prevede la bozza della Legge finanziaria presentata dal Governo italiano. Previste pesanti sanzioni per chi non dichiara il trasferimento all'estero
I frontalieri italiani e gli italiani residenti in Svizzera che utilizzano ancora il servizio sanitario nazionale potrebbero essere presto chiamati alla cassa per finanziare i premi per il personale sanitario che lavora nelle regioni di frontiera. A prevederlo è una norma inserita, all'art.50, nella bozza della Legge finanziaria resa nota ieri, 24 ottobre, dal Governo italiano.
Il contributo oscillerà fra il 3 e il 6% del salario netto mensile percepito in Svizzera. Le modalità di versamento, così come quelle di assegnazione dei premi, saranno definite successivamente.
L'articolo in questione prevede anche, a partire dal 2024, pesanti sanzioni per i cittadini italiani che omettono di dichiarare il trasferimento di residenza all'estero tramite iscrizione all'Anagrafe italiana dei residenti all'estero (Aire): si parla di multe dai 200 ai 1'000 euro per ogni anno, ridotte a un decimo se la dichiarazione è presentata con un massimo di 90 giorni di ritardo e se la violazione non è già stata accertata.
La nuova misura dovrebbe arginare l'emorragia di personale sanitario dall'Italia verso la Svizzera: secondo le cifre riportate da VareseNews, sono 6'000 gli infermieri italiani che lavorano all'estero, di cui circa 4'000 frontalieri. Un esodo la cui conseguenza è un buco di circa 400-500 fra medici e infermieri mancanti nelle province di Como e Varese.