Luganese

Occupato dal Soa il Molino l'ex Hotel Fischer di Gandria

L'azione di sabato è stata definita dimostrativa e limitata ‘a un varco temporaneo a un giro di orologio’

Dall’abbandono all’occupazione
(Ti-Press)
7 ottobre 2023
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Occupato dal Soa il Molino l'ex Hotel Fischer di Gandria, situato a poca distanza dal Lido San Domenico, a Lugano. L'azione di sabato è stata definita dimostrativa e limitata ‘a un varco temporaneo a un giro di orologio’, come si legge nel comunicato stampa.

“Ci riprendiamo l’ennesima struttura abbandonata, lasciata all’incuria e all’abbandono. L’ennesimo esempio di speculazione – privato questa volta – negato a una possibile collettività. Uno spazio che non permette l’accesso pubblico al lago e che potrebbe essere messo a disposizione – esempio tra i tanti – per ospitare, in condizione dignitose, persone in fuga da guerre, miseria e catastrofi, al posto di ammassarle in bunker o in centri chiusi e inabitabili” si legge nel testo inviato alla nostra redazione.

“Terra di un confine volutamente dimenticato – la ricca zona di Gandria – che vive una frontiera invisibile, crepa surreale nel panorama disastroso delle migrazioni globali. Non tutte le frontiere hanno lo stesso impatto e visione sul mondo. Non tutte le frontiere estendono la stessa scia di morte”, quanto ancora evidenziato.

Il ritrovo degli autogestiti, all’imbocco del sentiero di Gandria, ha un significato: “Partiremo da una tavola rotonda sulla devastazione e saccheggio dei territori con un intervento sulla situazione locale tra grandi progetti (raddoppio Gottardo, Polume, ecc.), frontiere militarizzate, aumenti dei costi della vita (su tutti la cassa malati: solidarietà alla manifestazione di Bellinzona) e securizzazione del territorio. Seguirà
l’esperienza della lotta contro la privatizzazione estrattivista dell’acqua in Val di Pellice in Italia, la resistenza contro il mal chiamato Tren Maya in Messico e l’opposizione al progetto di geotermia profonda nel Giura”.

L’occupazione temporanea ha voluto anche porsi quale “azione di solidarietà con la mobilitazione globale del 12 ottobre – data nella quale nel lontano 1996 si occupò per la prima volta uno stabile abbandonato a Lugano, gli ex Molini Bernasconi (…) - lanciata dalle compagne e i compagni messicanx per rivendicare la fine della guerra contro i popoli del Messico e nel mondo. Senza giustizia, nessuna pace. Solidarietà con la compagna antifascista in carcere a Budapest. No Border, No Nation. Antifascismo e antirazzismo sempre e ovunque”.