L'avvocata luganese, che fa parte del Consiglio della magistratura, replica stizzita tramite una nota stampa all'avvio di un'inchiesta penale a suo carico
“Respingo con forza ogni accusa che, per come è stata verbalmente mossa in mia assenza – nel contesto cioè di un processo nel quale non ho avuto alcun ruolo, a più di 5 anni dai fatti e dopo che avevo già spiegato e documentato il mio agire al Ministero pubblico – non può che apparire come un teatrale tentativo di recuperare presso terzi qualcosa del danno patito, ancorché a tutt’oggi non sia mai stata avanzata una richiesta risarcitoria esplicita nei miei confronti”. L’avvocata luganese Simonetta Perucchi Borsa ha affidato a una presa di posizione la sua replica alla notizia relativa all’avvio, da parte del Ministero pubblico, di un procedimento penale nei suoi confronti.
Membro del Consiglio della magistratura e nominata proprio ieri sera dall’assemblea del Centro alla presidenza della commissione cerca, che è incaricata di individuare i candidati alle prossime elezioni comunali per conto del partito, Perucchi Borsa denuncia “lo spiacevole clima di sospetto che questo brutto episodio ha gettato sulla mia persona. È oggi di sollievo l’aver constatato che il Ministero pubblico si è attivato, ha aperto un procedimento nei miei confronti e mi sentirà nelle prossime settimane. Solo in un tale ambito istituzionale potrò spiegare e giustificare il mio agire e avere poi una decisione formale che faccia nuovamente e definitivamente chiarezza”. È stato invece impossibile contattare il presidente del Consiglio della magistratura, Damiano Stefani, al quale avremmo voluto chiedere un commento sulla vicenda, che riguarda un membro del gremio che lui stesso presiede.