Il rinnovo della ‘Scuola di vita autonoma’ di Pro Infirmis a Locarno si trasforma in una straordinaria gara di generosità
Il problema: trovare i fondi per rinnovare l’arredamento delle sei camere, del salotto e della cucina della “Scuola di vita autonoma” (Sva), aperta nel 2007 e gestita da Pro Infirmis, al terzo e quarto piano di casa Vallemaggia. La soluzione – arrivata quasi per caso – è un’ondata di generosità.
Il moto di solidarietà, che ha sorpreso gli stessi responsabili della struttura in un periodo, quello del Covid, contrassegnato da un calo delle donazioni, è partito da un coppia di promessi sposi: «Una donna e un uomo del Luganese, non più giovanissimi, con figli e con la casa già ammobiliata, ci hanno contattati per chiedere se c’era la possibilità di appoggiare un nostro progetto – racconta Sarita Capra, responsabile di Casa Vallemaggia –. Li abbiamo informati del nostro desiderio di rinnovare l’arredamento della Sva, che hanno visitato, e subito si sono dimostrati entusiasti. Tanto che, in accordo con i figli, hanno fatto la lista di nozze all’Ikea per noi. Da lì è partita una piacevole, e sorprendente, gara di solidarietà che ha portato al rinnovo completo delle sei camere, del salotto, della cucina e di tutti gli altri spazi».
Chi ha preso parte a questa gara? «Gli invitati al matrimonio dei due sposi luganesi si sono dimostrati molto generosi. Tuttavia non è stato coperto il totale del nuovo arredo. Venuti a conoscenza della particolare lista di nozze, gli addetti di Ikea si sono fatti carico della parte restante e, sempre gratuitamente, hanno eseguito uno studio per creare omogeneità negli spazi e, infine, hanno montato i mobili. Un aiuto sostanzioso è giunto poi dall’Ambassador club Locarno, che per sottolineare il suo traguardo dei 50 anni ci ha regalato la cucina, pure firmata dal gigante svedese del mobile». Il totale delle donazioni per la Sva ammonta a circa 50mila franchi. Va detto che senza i privati il rinnovo degli spazi sarebbe stato pressoché impossibile: «Come Pro Infirmis, lavoriamo su mandato di prestazione assegnatoci dall’Ufficio degli invalidi del Cantone, tramite la Legge sull’integrazione sociale e professionale degli invalidi (Lispi). Sono coperti i costi di gestione delle nostre strutture, che sono diverse. A Casa Vallemaggia, aperta nel 2007, oltre alla Sva abbiamo il Centro diurno per persone che hanno subito un evento invalidante (17 utenti); il ristorante Vallemaggia, che assieme al BisPrò, aperto al Polo Isolino di Solduno nel 2021, occupa trenta collaboratori con rendita Ai (tra l’altro, ci sono posti di lavoro disponibili); ProRis, la rete intensiva di sostegno, riconosciuta come servizio nel 2022. Gestiamo inoltre la buvette al Dfa della Supsi e seguiamo gli utenti che ora vivono in Appartamenti di vita autonoma (Ava)».
I costi di gestione e di manutenzione sono quindi garantiti: diverso il discorso per altre opere, come l’ammodernamento della Sva: «Le donazione a Pro Infirmis negli scorsi anni sono calate a causa della pandemia e non avremmo avuto la disponibilità economica sufficiente per procedere all’intervento – spiega l’intervistata –. Questi aiuti ci hanno permesso di rendere più accoglienti le camere e gli spazi comuni della struttura. La Scuola di vita autonoma accoglie sei adulti affetti da un deficit mentale o da altri tipi di disabilità che seguono un percorso triennale: due anni per la formazione di base e il terzo dedicato al passaggio verso una vita autonoma al di fuori della struttura, con soluzioni abitative consone alle esigenze personali. Un percorso formativo nel quale, in condivisione con gli altri, le persone allenano le loro capacità pratiche e relazionali allo scopo di acquisire maggiore indipendenza».
La Sva rinnovata verrà presentata alle famiglie degli utenti il prossimo 12 settembre, mentre l’inaugurazione, che sarà anche il momento per i ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito ai lavori, è prevista il 3 ottobre. Abbiamo visitato i locali in anteprima: gli spazi sono luminosi e accoglienti, arredati con colori neutri, linee semplici e abbondanza di materiali naturali. L’impressione è quella di trovarsi in un appartamento moderno e confortevole, con un’atmosfera ospitale e un po’ “casalinga”: spiccano il grande divano morbido, il tavolone per momenti di convivialità e la cucina progettata all’insegna della praticità. Piacevoli e dai colori caldi le camere da letto, ciascuna con un angolo relax e i servizi.