laR+ Bellinzonese

Da Biasca all’Ucraina: due paramedici in missione

Gianluca Ugolini e Giacomo Della Pietra di Tre Valli Soccorso partiranno il 14 settembre con un'ambulanza dismessa da donare a un'associazione di Dnipro

Il momento della consegna dell’ambulanza tra Italia a Svizzera
24 luglio 2023
|

Dal Ticino all’Ucraina per dare una mano alle vittime della guerra: un viaggio di 2’500 chilometri della durata di 30 ore e attraverso sei Paesi che due paramedici del Servizio ambulanza di Tre Valli Soccorso con sede a Biasca affronteranno a metà settembre. Gianluca Ugolini, direttore operativo dell’associazione biaschese e membro del comitato di Swiss Paramedic Association, ci racconta la missione umanitaria che sta per intraprendere con il collega Giacomo Della Pietra.

‘Un’opportunità per collaborare a scopo umanitario’

Già da diverso tempo, motivati dalla volontà di dare un aiuto concreto alle vittime in Ucraina, i due paramedici – sottolinea Ugolini – si sono attivati «per cercare delle opportunità di collaborazione professionale a scopo umanitario». Una prima idea era stata quella di radunare e donare venti caschi da lavoro dismessi da Tre Valli Soccorso e trasportarli fino al confine polacco come aveva fatto un gruppo di volontari (tra cui Della Pietra) con dell’altro materiale sanitario raccolto lo scorso anno. Successivamente, in occasione di una formazione effettuata all’estero nell’ambito della medicina tattica (medicina d’urgenza che comprende il prestare soccorso nelle situazioni a rischio) Giacomo Della Pietra conosce Edessa Ramos, formatrice specializzata in sicurezza umanitaria che collabora con ‘Way to health’. Si tratta di una clinica riabilitativa senza scopo di lucro con sede a Dnipro che presta aiuto ai militari delle forze armate ucraine e ai civili per la ripresa fisica e psicologica a seguito di ferite invalidanti come le mutilazioni. La clinica, oltre alla riabilitazione in sé, organizza anche assistenza sanitaria generale alla popolazione soprattutto in area rurale liberata, dove (a differenza delle città) non sono presenti strutture mediche attrezzate in grado di ospitare pazienti. Attraverso un programma itinerante – ci spiega Ugolini – l’associazione presta quindi le cure necessarie e offre anche una formazione sanitaria di base nell’ambito dei primi soccorsi. Concretamente, l’idea che si delinea a partire da questo momento è quella di trasportare del materiale sanitario e partecipare per un periodo agli interventi di soccorso sul territorio nonché alla formazione del personale. In effetti, nonostante le aree non più occupate abbiano ritrovato, almeno in parte, un ritmo di vita normale, rimane costante la necessità di competenze in ambito medico che permettano di aumentare l’efficacia delle cure.

Per una ‘clinica mobile’

«Mentre organizzavamo la trasferta – racconta il paramedico – si è creata quasi per caso l’opportunità di ricevere in donazione un’ambulanza dismessa da parte di una associazione italiana». La società in questione è Pubblica assistenza SOS di Olgiate Comasco, che dopo aver consegnato il veicolo il 13 luglio continua a sostenere l’operazione attraverso una raccolta fondi avviata sul fronte italiano. Una bella fortuna, poiché al momento «a causa di un ritardo nella consegna dei mezzi nuovi non abbiamo in Ticino veicoli da dismettere». Attraverso la donazione l’associazione ucraina potrà offrire un vero e proprio servizio di ‘clinica mobile’ con cui prestare soccorso in caso di bombardamenti sulle strutture e in tutta la regione di Dnipro nonché nell’area rurale. Inoltre il veicolo potrà essere utilizzato per le missioni al fronte che si trova a 70/90 chilometri dalla clinica dove svolgeranno la missione i due paramedici.

Campagna raccolta fondi

Avendo questa ambulanza già percorso 200’000 chilometri – aggiunge Ugolini – proprio in questi giorni viene sottoposta a una perizia tecnica per capire quali interventi di manutenzione sono necessari. Inoltre, per renderla a tutti gli effetti una ‘clinica’, saranno installate le attrezzature mediche fondamentali. Tutte operazioni che richiedono importanti investimenti, e in aggiunta altri soldi dovranno essere spesi per l’attrezzatura militare di protezione imprescindibile ai paramedici. La spesa previsa è compresa tra i 4’000 e gli 8’000 franchi, cifra variabile sulla base delle donazioni che verranno effettuate nei prossimi mesi. Per coprire totalmente o almeno una parte dei costi anche Tre Valli Soccorso ha avviato una campagna di raccolta fondi in sostegno dei suoi collaboratori. Altro materiale sanitario di primo soccorso sarà trasportato e donato assieme all’ambulanza.

Formazione ad hoc in Iraq

La partenza è prevista il 14 settembre. Gianluca Ugolini e Giacomo Della Pietra partiranno con l’ambulanza da Lugano e giungeranno a Dnipro il 16. Al confine polacco con l’Ucraina s’incontreranno con Edessa Ramos. Il 26 settembre, dopo dodici giorni di missione, inizierà il viaggio di ritorno. In Polonia ad attenderli ci sarà il collega di Tre Valli Soccorso Andrea Giuliattini per riaccompagnarli a casa. Per ora i due paramedici stanno pianificando la trasferta e raccogliendo fondi e materiale. Un occhio di riguardo è riservato alla preparazione personale. A tal proposito, ad agosto è prevista una formazione in Iraq specifica per operatori umanitari e altre figure professionali che lavorano in scenari ad alto rischio. Lo scopo della formazione è quello di imparare a riconoscere le minacce (come ad esempio trappole esplosive o la presenza di cecchini) e di saper reagire ai numerosi pericoli che si possono incontrare, compreso il sequestro di persona. «Preparazione per me nuova – confessa Ugolini – visto che di norma ci muoviamo in contesti dove non ci aspettiamo di incontrare un posto di blocco improvvisato e subire un sequestro, oppure di prestare soccorso in un’abitazione e trovare una mina in giardino».

Sebbene i paramedici in procinto di partire siano due – conclude il nostro interlocutore – attorno a loro vi sono molte persone che stanno dando supporto, primo tra tutti il collega Luca Clerici. Tre Valli Soccorso, Swiss Paramedic Association e Pubblica assistenza SOS di Olgiate Comasco stanno aiutando a promuovere il progetto, così come altri collaboratori si stanno muovendo personalmente per supportare la causa. Info www.trevallisoccorso.ch.