Alcuni asilanti hanno provato a farsi ricevere senza successo dalla Sem, per lamentarsi delle condizioni di vita e di sicurezza
Continuano le proteste per le condizioni di vita dei richiedenti l'asilo al Centro federale di Chiasso. Nella giornata di oggi, uno sparuto gruppo di asilanti ha tentato di farsi ricevere – senza successo – dai vertici della Segreteria di Stato della migrazione (Sem), per lamentarsi ancora una volta delle precarie misure di sicurezza del Centro, così come della mancanza di aria condizionata o di acqua fredda. Dopo l'infruttuoso tentativo, è stata inoltrata una lettera che riporta i sopraccitati reclami.
Sul fronte della sicurezza viene segnalato in particolare come “non ci siano regole per le file durante i pasti” e che “ogni guardia di sicurezza applica i propri standard, portandoci a litigare tra di noi”. Viene inoltre riportata la presenza di persone che “spacciano droga e bevono all'interno del campo. Quando lo abbiamo fatto notare alla sicurezza, ci è stato detto che non possono fare nulla per le persone che si drogano fuori dal centro. Il problema è che l'effetto dell'alcol e della droga rimangono anche dopo che queste persone sono rientrate nell'area comune. Abbiamo paura”.
“Siamo rifugiati, ma per favore ricordate che siamo esseri umani – conclude la lettera –. Le autorità non possono trovare una soluzione ai nostri problemi. Vi informiamo che organizzeremo una marcia per far sentire le nostre voci il prima possibile, e passeremo all'azione sui social media”.