Giovanni Pettinari (Centro sci nordico): ‘Vogliamo trovare un accordo sulle indennità’. Lo Sci club Simano: ‘Finora nessuno si è fatto vivo con noi’
«Siamo aperti al dialogo». Sia lo Sci club Simano, sia la Centro sci nordico Campra Sa (Csnc) sono disposti a discutere per trovare una soluzione a favore dell’intera Valle di Blenio. Soluzione che tuttavia non sarà facile da trovare, viste le divergenze emerse tra i vari attori coinvolti. In estrema sintesi il comitato dello Sci club – che si occupa della gestione della parte tecnica e sportiva del comparto – si sente «messo al muro», in particolare per due motivi: indennità troppo alte chieste dalla società per gli investimenti effettuati a favore della componente sportiva e l’intimazione da parte del Comune di non più utilizzare la sede tecnica per servizi o attività non strettamente legati a questioni tecniche. Per quanto riguarda le indennità vi è la volontà di «trovare un accordo mettendo sul tavolo quali sono le reciproche difficoltà», afferma Giovanni Pettinari, membro del Consiglio di amministrazione della Csnc. Per la sede tecnica, invece, non sembra esserci molto margine di manovra: «C’è un Piano di quartiere, approvato e firmato a suo tempo anche dallo Sci club Simano, da rispettare», afferma la sindaca di Blenio Claudia Boschetti Straub. «Facciamo quindi semplicemente valere quanto stabilito a livello pianificatorio». In ogni caso, il comitato dello Sci club fa notare che da quando ha lanciato un appello – su ‘laRegione’ lo scorso 16 giugno – nel quale chiedeva “condizioni giuste che ci consentano di continuare a lavorare”, «finora nessuno si è fatto vivo con noi».
Ricordiamo che lo scorso marzo la Sa ha inviato allo Sci club un precetto esecutivo di 250mila franchi – pari a 50mila franchi per cinque anni calcolati dal 2018 – quale indennità annua per l’affitto di oggetti di proprietà della Sa (spogliatoi, rimessa macchinari, palestra e pista di ghiaccio) e per la partecipazione agli investimenti effettuati, come stabilito in una dichiarazione d’intenti risalente al 2015. Un gesto che non è piaciuto allo Sci club: da un lato perché è arrivato quando le parti erano in mediazione (poi sospesa a causa di divergenze su più punti) e dall’altro perché riteneva l’importo non realistico. In ogni caso, ora sembrerebbe esserci la volontà di trovare una soluzione: durante la recente assemblea – i conti relativi all’esercizio 2022, che hanno registrato una leggera perdita, sono stati approvati a larga maggioranza – «anche gli azionisti hanno chiesto un passo incontro da entrambe le parti», dice Pettinari.
Inoltre, il comitato si aspettava anche la ristrutturazione da parte della Csnc – di cui sono azionisti per 500mila franchi ciascuno il Comune di Blenio e lo stesso Sci club Simano, per 200mila franchi il Comune di Acquarossa, cui si affiancano azionisti privati per un milione di franchi – di due stabili: un rifugio e in particolare la sede tecnica, dove vi trovano posto biglietteria, preparazione e noleggio materiale, sala riunioni per le gare, dormitorio di riserva, cucina da campo e stazione di pompaggio per l’innevamento artificiale. Per quest’ultimo edificio «il Piano di quartiere approvato non prevede alcuna ristrutturazione o ampliamento», precisa Pettinari. È invece previsto il rifacimento in legno della facciata per generare «una sintonia architettonica con l’edificio ricettivo».
Pettinari sottolinea dunque che «l’investimento approvato e concordato con lo Sci club Simano e sottoscritto dal Consiglio di Stato nel 2016 è quasi totalmente realizzato e in fase di ultimazione». Ricordiamo che il progetto di riqualifica generale del comparto prevedeva inizialmente un investimento di 15 milioni di franchi – stanziato nel 2011 dal Gran Consiglio –, per metà sussidiato dal Cantone con un contributo a fondo perso. Preventivo poi portato a 16,2 milioni nel 2016. Attualmente vi sono a disposizione ancora «circa 430mila franchi» che serviranno, oltre che per la facciata della sede tecnica, per «risanare il tetto della palestra, completare la demolizione di uno stabile e terminare la pavimentazione del piazzale». Tuttavia, per alcuni lavori attendiamo l’approvazione di un nuovo Piano di quartiere che presenteremo al Municipio», rileva il membro del Cda della Csnc. Esso prevede fra l’altro «una fermata del bus, un deposito per i rifiuti e un parcheggio per veicoli elettrici».
Per quanto riguarda invece l’utilizzo della sede tecnica, la sindaca ammette che «nel corso degli anni è stato chiuso qualche occhio». Ora, però, «il Municipio ha deciso che bisogna fare ordine, non solo per una questione funzionale, ma anche estetica». In altre parole nell’edificio non potranno più esserci contenuti diversi da quelli tecnici. Di conseguenza, ad esempio «la biglietteria e gli spogliatoi saranno inseriti nel nuovo stabile, così da rendere il comparto più funzionale anche per i visitatori». Boschetti Straub tiene a sottolineare che non si tratta di questioni personali, anzi «il lavoro svolto negli anni dallo Sci club è sempre stato apprezzato e lo è tuttora». Ma «vogliamo rispettare quanto stabilito nel Piano di quartiere». E «un riordino decoroso e moderno del comparto va anche a beneficio dello Sci club».
Ricordiamo infine che anche la parte ricettiva del comparto ha vissuto delle difficoltà: circa un anno fa è infatti fallita la A&T Innovation Sagl che per due anni e mezzo ha gestito, con notevole impegno, ristorante, albergo e Spa. Da allora la gestione è stata presa in mano direttamente dalla Csnc e la struttura non è quindi mai rimasta chiusa (ed è tuttora regolarmente aperta). L’idea è tuttavia quella di affidare la gestione del ristorante e dell’albergo a qualcun altro il più presto possibile. «Un primo concorso è purtroppo andato a vuoto», afferma Pettinari. «A luglio ne apriremo un altro con la speranza di essere pronti per la prossima stagione invernale, che solitamente si apre il 1° novembre».