Locarnese

Lavizzara, ‘denunciato colui che ha aiutato il Comune?’

Interrogazione al Municipio sulla vicenda del 64enne finito in carcere. Chiesti lumi su chi abbia fatto scattare le indagini, i motivi e la mancata coerenza

(Ti-Press)
15 giugno 2023
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Approda nella sala del legislativo la triste vicenda dell'arresto del 64enne dell'alta Vallemaggia coinvolto in una presunta truffa e attualmente agli arresti. E non poteva essere altrimenti in un Comune, quello di Lavizzara, dove di recente ad accendere le polemiche (dentro e fuori la camera dei ‘bottoni’) era stata la proposta di un contributo comunale di 150mila franchi (poi ridotti a 50mila) a favore del centro internazionale di scultura di Peccia e della sua omonima Fondazione. Stavolta il consigliere comunale Lauro Rotanzi sottopone, al Municipio, un'interrogazione alquanto ‘pepata’ a livello di contenuti. Tema dell'atto parlamentare, come detto, l'arresto del 64enne imprenditore lavizzarese, attivo nel campo della promozione e valorizzazione territoriale. La prima domanda che Rotanzi pone all'esecutivo è sapere se è vero che sia proprio stato quest'ultimo a innescare la miccia che ha fatto partire quella che definisce “un' incresciosa vicenda”. La domanda di Rotanzi si rifà a quanto da più parti riportato sui media, e cioè che sarebbe proprio stata una denuncia del Municipio a richiamare l'attenzione degli inquirenti sull'operato del 64enne. Se così fosse, il consigliere comunale chiede se sia “possibile sapere il numero della risoluzione municipale e del risultato di una presumile votazione in segno al Municipio che riguarda la fattispecie; inoltre se la denuncia sia stata firmata dalla vice-sindaca e dal segretario comunale in mancanza del sindaco o meno. Ma non è tutto.

Perché oltre che sui ‘presunti’ autori della denuncia, l'interrogazione mira a conoscerne i retroscena, vale a dire “i motivi” (eventuali danni prodotti al Comune da parte del 64enne e/o di qualche Fondazione a lui riconducibile, oppure altri importanti aspetti). Altro tema sollevato nell'interrogazione, quello relativo ai contributi elargiti, a più riprese, dall'uomo finito dietro le sbarre a favore dell'ente comunale (si parla di 20mila franchi). “Se così fosse per quale scopo era stato richiesto il contributo? Infine, al di là dall’opportunità di denunciare o meno il soggetto coinvolto penalmente in questa inchiesta, l’esecutivo si rende conto che denunciare prima e chiedere un aiuto finanziario poi (o viceversa, poco importa) configura una incoerenza politico-morale di fondo che andava assolutamente evitata e che in ogni caso dovrebbe far riflettere chi di dovere per poi trarne le dovute conclusioni?”.