Oltre 50 milioni in più del previsto, soprattutto per acquisto terreni, risanamenti fonici e pavimentazioni. Ma per l'emergenza lupo manca personale
Nel 2022 gli investimenti netti da parte del Cantone hanno raggiunto un volume di 320 milioni di franchi, superiori di 51,1 milioni – quindi quasi del 20 per cento – rispetto all'ipotesi del Preventivo. Il Consiglio di Stato, rispondendo alle domande del gruppo parlamentare del Partito socialista in merito al Consuntivo 2022 che andrà in aula nella sessione che si aprirà lunedì prossimo, spiega che questo risultato è dovuto "a maggiori investimenti materiali per complessivi 20,9 milioni di franchi, in particolare dovuti all'acquisto di terreni (13,6 milioni per la Saleggina), ai risanamenti fonici (+8,1 milioni), alla sistemazione e progettazione stradale (+4,6 e +3,2 milioni) e alle pavimentazioni (+3,1 milioni)". Insomma, nel 2022 gli investimenti hanno tenuto e può essere considerato un buon auspicio. Soprattutto per i costruttori.
Ad aumentare, sono stati anche i contributi di terzi per 12,1 milioni. In particolare, riferisce il governo, "riguardanti i settori delle case anziani (+14,6 milioni), degli incentivi Pec (+6,3 milioni), la dotazione iniziale del fondo cantonale per lo sviluppo centripeto (+5 milioni) e i contributi di politica regionale a enti privati (+3,6 milioni)". Sono invece risultati più inferiori del previsto "i contributi per investimenti ai campus Usi e Supsi (-4,9 milioni), i contributi per la realizzazione delle funivie delle Centovalli (-4,8 milioni) e i contributi per l'approvvigionamento idrico (-3 milioni)".
A tenere banco è, va da sé, anche la questione dei premi di cassa malati. Che hanno una diretta conseguenza sull'evoluzione del numero di beneficiari dei sussidi, e della loro entità. Quando calano i premi, seppur di poco nel 2022, calano anche i sussidi erogati evidenzia il Consiglio di Stato. Preoccupante, però, dal momento che i premi nel 2023 hanno avuto un'impennata di quasi il 10% e le indagini finora pubblicate mostrano che anche nel 2024 si andrà verso un aumento che, per forza di cose, si tradurrà in più persone che avranno bisogno di aiuti.
Alla luce della ricomparsa del lupo, il Ps ha chiesto al Consiglio di Stato se la dotazione di personale della Sezione caccia e pesca del Dipartimento del territorio sia sufficiente. E no, non lo è: "Il competente Ufficio della caccia e della pesca ha evidenziato come gli attuali 22 agenti (ognuno dei quali svolge sia il ruolo di guardacaccia sia quello di guardapesca) non sono sufficienti per svolgere in modo adeguato i numerosi compiti assegnati". Compiti che negli anni sono molto aumentati, e non solo per il numero di grandi predatori da gestire. Si va dal servizio di picchetto alla prevenzione e gestione "dei danni causati dagli ungulati alle colture agricole, proprietà private e alla rigenerazione del bosco da ricondurre all'importante incremento dei cervi e dei cinghiali su tutto il territorio". Ma ci sono anche "maggiori interventi a causa degli effetti dei cambiamenti climatici (recupero pesci nei fiumi a rischio prosciugamento o ripopolamenti ittici delle tratte alluvionate".
Sempre riguardo al personale, eccoci al capitolo Polizia cantonale. In Ticino vi è un agente della Cantonale per 534 abitanti, indica il governo richiamando i dati della Conferenza nazionale dei comandanti delle Polizie cantonali. Il dato ticinese “è notevolmente inferiore rispetto alla media svizzera”. Limitandoci ai cantoni di frontiera, Ginevra conta un agente ogni 340 abitanti e Basilea Città uno ogni 326.
Infine una chicca. A due anni ormai dal lancio del progetto pilota per l'incasso in Bitcoin tramite la piattaforma eServices di alcuni servizi dello Stato... "al momento non si registrano incassi in Bitcoin", informa il governo. I costi per lo sviluppo della piattaforma per includere un provider in grado di accettare criptovalute "è stato di circa 39mila franchi".