Luganese

La Funicolare del Monte Brè si affida all’energia solare

Inaugurato sul tetto del ristorante un impianto fotovoltaico da 45 kWp. Questa e altre novità presentate sabato in occasione del 115esimo anniversario

Da sinistra: Viscontini, Ferroni, Viganò, Foletti, Ramella e Bernasconi
(Ti-Press)
12 giugno 2023
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È poco abituale festeggiare i 115 anni di età con un evento, ma la mattinata di sabato è stata più di un semplice compleanno. Lo dimostra quanto è stato presentato al Ristorante Vetta: 200 metri quadri di pannelli solari, nuove vetture previste per il 2025, un albergo/ostello che verrà inaugurato nel marzo 2024, nuove aree pic-nic e un libro che ripercorre la storia dell’edilizia turistica nel Luganese e degli impianti di risalita dell’area prealpina.

Nata per gli abitanti del borgo

Nel suo intervento Giorgio Carlo Bernasconi, presidente della Funicolare Cassarate-Monte Brè (Fmb), ha sottolineato l’importanza della funicolare per gli abitanti di inizio ’900: «In quegli anni non c’erano ancora i mezzi di comunicazione attuali e le signore, come si può notare in fotografie dell’epoca, giravano ancora con la gerla sulle spalle. La funicolare è nata sì per rendere più accessibile il borgo, ma soprattutto per portare la gente di Brè al mercato di Lugano a portare le loro merci». A suo tempo, grazie anche a una facilità maggiore nelle concessioni di permessi per la costruzione di questi impianti, aiuti finanziari elargiti dal Cantone e un prestito di 207mila franchi garantito da parte della Confederazione per un costo totale di poco più di un milione, «fu svolto un lavoro eccezionale che oggi sarebbe quasi impensabile. In un anno fu costruita la prima tratta tra Cassarate e Suvigliana e fu inaugurata il 10 giugno 1908 (la costruzione iniziò il 3 giugno 1907, ndr)». La seconda tratta richiese più anni di lavoro dovuti anche alla costruzione di 2 gallerie e il 14 febbraio 1912 la tratta tra Suvigliana e Brè fu conclusa e inaugurata quattro giorni dopo, portando il collegamento su rotaia dai 196 metri di lunghezza del primo tratto ai 1’599 metri totali.

In seguito vennero aggiunti dei metri per collegarli meglio alle stazioni presenti sul percorso. «In questi ultimi anni – continua Bernasconi – la funicolare è rinata anche grazie al sostegno finanziario della Città (attualmente il Comune è proprietario del Ristorante Vetta e di 90mila mq di terreno). I passeggeri sono aumentati, abbiamo raggiunto anche dei record (171mila persone nel 2021), e abbiamo ristrutturato l’Osteria rinvestendo i soldi del Comune, ma anche dei piccoli utili realizzati in questi anni».

Un futuro più green

Sul palco creato apposta per l’evento svoltosi sulla terrazza panoramica è salito anche l’ingegnere Roberto Ferroni, direttore della Fmb, che ha presentato il futuro della funicolare e non solo: «Grazie alla posa di un impianto fotovoltaico di oltre 200 mq sul tetto del ristorante Osteria Funicolare e della stazione di arrivo in vetta, che comprendono 107 moduli e dalla portata di 45 kWp, possiamo oggi alimentare interamente l’impianto della seconda sezione (la più lunga) con energia solare e, con l’elettricità prodotta in esubero, potremo anche alimentare la rete. Questa è una testimonianza dell’importanza che ha la sostenibilità per l’azienda». I cambiamenti all’infrastruttura non terminano qui. «A partire dal 2025 nuove carrozze andranno a sostituire, sempre nella seconda tratta, quelle attuali ormai attive da oltre 40 anni. L’investimento previsto sarà di oltre 3 milioni. Le nuove vetture permetteranno il trasporto in vetta delle biciclette e delle persone con disabilità».

In arrivo un albergo

Il viaggio verrà anche migliorato rispetto a ora: «Le nuove carrozze, che manterranno il loro stile rétro, permetteranno un’esperienza più confortevole e immersiva grazie anche al tetto panoramico». Non finiscono qui le migliorie future come ci spiega il direttore: «È in progetto la realizzazione di un albergo negli spazi dell’Osteria Funicolare; a partire dal marzo 2024 sarà possibile alloggiare in vetta. Le famiglie che passeranno le loro giornate qui avranno a disposizione anche un nuovo parco giochi, un’area pic-nic ancora più grande ed è in fase di studio la realizzazione di un’altalena panoramica». Il presidente Bernasconi ci precisa che non sono previsti degli aumenti di prezzo per quanto riguarda il costo del biglietto.

‘La funicolare di Lugano’

L’impegno finanziario della Città, secondo il sindaco di Lugano Michele Foletti, è giustificato perché «questa è la nostra funicolare. Nel comune è presente anche la Sassellina che però è di proprietà della Tpl, mentre la Fmb no». La mattinata di sabato è stata anche un’occasione per sottolineare quanto fatto dal Municipio nel suo recente passato: «Nel 2007 – continua il sindaco – la Città è diventata azionista di maggioranza così da poter realizzare i lavori necessari per il mantenimento della concessione per il trasporto delle persone che è rimasta sempre della funicolare, anche se c’è un servizio di autobus offerto dalla Tpl. Nel 2016 è stato aumentato il capitale azionario della società e lo scorso marzo, non senza qualche difficoltà, siamo riusciti a convincere il Consiglio comunale ad approvare la nuova convenzione che avrà la durata di 10 anni quindi fino al 2033».

Questa concessione come sottolinea il sindaco «è un unicum: normalmente aveva la durata di quattro anni, ma così si permetterà lo sviluppo futuro della funicolare. Dati i passaggi da record se lo sono meritati».

Un libro per i 115 anni

Per celebrare questo anniversario è stato stampato anche un libro scritto da Roberta Ramella e Marino Viganò, a cura di Fabrizio Viscontini, intitolato “La Funicolare del Monte Brè. Origini e storia di un’azienda della Città di Lugano” con fotografie storiche della città e dei piani di lavoro, una dettagliata cronologia di questi 115 anni di vita della Fmb e di eventi storici del Luganese e un testo minuzioso suddiviso in tre capitoli dove si racconta la nascita del turismo luganese, fino alla funicolare come la conosciamo ora, passando dai progetti per la sua realizzazione. In queste pagine, come ha spiegato Ramella, si può capire perché la funicolare è stata congegnata in questo modo: «L’unica limitazione che il Consiglio di Stato ticinese impose alla costruzione della funicolare, fu quella di realizzarla via terra perché c’erano delle problematiche meteorologiche come le raffiche di vento o la neve».